Di Eugenio Magnoli
Il 17 dicembre 1973 è una data storica per i diritti Lgbt. L’American Psychological Association, l’American Psychiatric Association, e la National Association of Social Workers asseriscono che “L’orientamento sessuale si riferisce a un modello duraturo o a una disposizione all’esperienza sessuale, affettiva o di romantica attrazione primariamente a uomini, donne o entrambi i sessi. Si riferisce anche al senso di personale e sociale identità di un individuo basato su tali attrazioni, ai comportamenti che le esprimono, e all’appartenenza a una comunità di altri individui che le condividono. Benché il raggio d’azione dell’orientamento sessuale si dilunghi in un continuum da un’identità esclusivamente eterosessuale a una esclusivamente omosessuale, viene solitamente interpretato nei termini di tre categorie: eterosessuale (avente attrazione sessuale e romantica primariamente o esclusivamente con membri dell’altro sesso), omosessuale (avente attrazione sessuale e romantica primariamente o esclusivamente con membri dello stesso sesso), e bisessuale (avente un significante grado di attrazione sessuale e romantica nei confronti di entrambi uomini e donne). L’orientamento sessuale va distinto da altre componenti sessuali o della sessualità, inclusi il sesso biologico (le caratteristiche anatomiche, fisiologiche e genetiche associate con l’essere di genere maschile o femminile), l’identità di genere (il senso psicologico di appartenenza al genere maschile o femminile), e il ruolo sociale di genere (l’adesione alle norme culturali che definiscono i comportamenti mascolini o effeminati).
Insomma, spiegano gli istituti che “l’orientamento sessuale viene comunemente dibattuto come una caratteristica dell’individuo, così come per il sesso biologico, l’identità di genere o l’età. Questa prospettiva è incompleta dal momento che l’orientamento sessuale viene sempre definito sulla base dei termini relazionali e necessariamente concerne relazioni con altri individui. Atti sessuali e attrazioni romantiche vengono categorizzati come omosessuali o eterosessuali sulla base del sesso biologico dell’individuo coinvolto in essi, relativamente ai partner”.
“Effettivamente, è tramite la prestazione – o il desiderio di prestare – con un’altra persona che gli individui esprimono la loro eterosessualità, omosessualità o bisessualità. Così, l’orientamento sessuale è integramente connesso alle intime relazioni personali che gli esseri umani formano con altri per incontrare le loro più profonde necessità sentimentali di amore, legame e intimità. Oltre al comportamento sessuale, questi vincoli comprendono affezioni fisiche non-sessuali tra partner, la condivisione degli obiettivi e dei valori, il reciproco sostegno e l’impegno costante”.
In sostanza, l’orientamento sessuale non è meramente una caratteristica personale che può essere definita isolatamente. Altresì, il proprio orientamento sessuale definisce l’universo di persone con cui una persona è in grado di trovare soddisfacenti e appaganti relazioni che, per molti individui, comprendono un’essenziale componente di identità personale.
L’attività omosessuale può anche avvenire in situazioni in cui un grande gruppo di persone dello stesso sesso è confinato insieme per una certa lunghezza di tempo, come nelle prigioni, negli ambienti militari, nelle scuole separate o in altre comunità che segregano sulla base sessuale, in cui i vari individui possono avere comportamenti omosessuali ma, in altra circostanza, si definiscono eterosessuali.