Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato domenica di essere pronto a negoziare con il presidente russo Vladimir Putin e ha ribadito che non è disposto a cedere la sovranità e l’integrità territoriale della sua nazione.
Parlando tramite un interprete su “Fareed Zakaria GPS”, rubrica settimanale della CNN, ha detto: “Sono pronto per le trattative con lui. Ero pronto negli ultimi due anni e penso che senza negoziati non possiamo porre fine a questa guerra”.
“Se c’è solo l’1% di possibilità per noi di fermare questa guerra”, ha aggiunto, “penso che dobbiamo cogliere questa possibilità, dobbiamo farlo”. Dice il presidente dopo aver visto devastate le sue città e innumerevoli morti tra i suoi concittadini.
Il presidente dell’Ucraina ha anche avvertito che i colloqui sono la migliore speranza per evitare una terza guerra mondiale e l’inutile deflagrazione che si sta consumando in Ucraina in questi giorni.
La nazione di Zelenskyy continua a resistere all’esercito russo che è ampiamente ritenuto uno dei più potenti al mondo, ma ha subito ingenti perdite, alcune delle quali a causa di attacchi aerei russi su obiettivi civili.
Durante l’intervista con Zakaria, ha mostrato una vasta gamma di emozioni, tra cui sfida di fronte all’invasione, orgoglio per come la sua nazione ha risposto, frustrazione con gli altri leader mondiali per non aver aiutato effettivamente l’Ucraina nel suo conflitto contro la Russia e preoccupazione per ciò che la Russia e il presidente Vladimir Putin potrebbero fare.
Zelenskiy, da solo, non avrebbe mai potuto vincere la guerra e, sebbene i soldati e i civili abbiano fatto una resistenza incredibile, il presidente ucraino ha dovuto schiantarsi con la cruda realtà.
E’ giunta l’ora di fare un passo indietro, dice Zelenskiy, e disperare per le perdite che la sua nazione sta subendo. “Purtroppo, la nostra dignità non conserverà vite”, ha detto a un certo punto.
Nel discutere i negoziati, Zelenskyy ha affermato che la sua nazione era disposta a fare solo compromessi limitati, ma non a cedere il territorio che i suoi cittadini stanno combattendo così duramente per mantenere.
Ha detto che la sua nazione avrebbe bisogno di “garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese” per accettare di fermare i combattimenti.
“Ci sono compromessi per i quali non possiamo essere pronti come stato indipendente”, ha affermato. “Qualsiasi compromesso relativo alla nostra integrità territoriale e alla nostra sovranità non può essere preso in considerazione. Il popolo ucraino ne ha parlato: non ha salutato i soldati russi con un mazzo di fiori, li ha salutati con il coraggio, li ha accolti con le armi in mano”.
Zelenskyy, che è diventato presidente nel 2019, ha anche affermato di aver detto per anni che l’Ucraina meritava di essere pienamente integrata nell’Europa, come membro sia della NATO che dell’Unione Europea.
“Se la Russia continua a fare sondaggi, a mettere alla prova la folla e se non vede alcun tipo di risposta da parte dell’Occidente, continuerà ad avanzare”, ha detto. “Ne ho parlato fin dal primo giorno della mia presidenza”.
Zelenskyy ha ribadito di aver supplicato altri leader mondiali nel periodo precedente l’attuale invasione.
“Ho detto loro che il tempo è scaduto”, ha detto. “Devi ammettere l’Ucraina nella NATO in questo momento. Non abbiamo avuto molto tempo. Devi accettare l’Ucraina come membro dell’UE. Ci meritiamo queste alleanze”.
Ma, ha osservato: “Tutti in Occidente mi hanno detto che non abbiamo alcuna possibilità di adesione alla NATO o all’UE. Ho chiesto loro di non mettere all’angolo il popolo ucraino perché il nostro popolo è coraggioso”.
Durante l’intervista, Zelenskyy ha parlato dell’orgoglio e della resilienza del popolo ucraino.
“Le forze russe sono venute per sterminarci, per ucciderci e abbiamo dimostrato la dignità del nostro popolo e del nostro esercito”, ha detto.
Zakaria ha chiesto a Zelenskyy come se la passassero lui, sua moglie e i due figli sotto lo stress della guerra in corso.
“Sto resistendo abbastanza bene”, ha detto Zelenskyy. “Al momento, il mio punto più debole è perdere persone, perdere bambini e tutta questa enorme quantità di vittime. Vado a dormire con queste informazioni sui bambini che sono stati uccisi e stiamo continuando a pregare per prevenire nuove perdite di persone, ma finora non abbiamo raggiunto questi risultati”. Ha aggiunto: “I miei figli sanno per certo cosa sta succedendo e non so se sia un bene o un male”.
Per una pace equa
Oggi sono diversi gli ipotetici scenari di pace che ripristinerebbero la situazione. Certo, Putin parte da un posizione di forza innegabile nei confronti di Zelenskiy ma l’appoggio occidentale deve pur esser servito a qualcosa.
Le provincie che si vogliono dichiarare autonome, dovranno inevitabilmente votare per quanto riguarda il loro destino.
Ma nel frattempo, l’obiettivo principale rimane quello di riallacciare i rapporti tra russi ucraini e tra Russia e occidente.
Nelle sfide che ci aspettano: cambiamento climatico, inquinamento e scarsità di materie prime non possiamo permetterci di escludere nessuno. Figurarsi il Paese con più materie prime al mondo, la Russia.
Rendere l’Ucraina come un ponte di scambio tra Russia e Occidente non è pura utopia. Probabilmente, facendo passare prodotti russi e occidentali tramite l’Ucraina, raggirando le sanzioni e permettendo un libero scambio molto più conveniente per i cittadini occidentali, e che risarcirebbe in qualche modo anche l’Ucraina, potrebbe essere una possibile opzione che miri ad un’integrazione totale tra oriente e occidente.
Complimenti al presidente Zelenskiy. Ci vuole onore e coraggio nel combattere un esercito più forte e più potente di te, ma ci vuole ancor più sangue freddo per fare un sacrificio che consenta di salvare innumerevoli vite umane.
In queste veci il presidente ucraino può essere definito un vero eroe. L’eroe salva le vite anche a discapito del suo orgoglio e non le condanna per una resistenza al massacro solo per stimolare una reazione dell’Occidente.
Ora, con questi presupposti, i vari soggetti intervenuti, gli stati occidentali, facendo prestiti e regalie con tornaconti si dedichino, subito, affinché l’Ucraina esca dalla guerra con una trattato di pace decente.
Se lo merita l’Ucraina e se lo meritano i suoi cittadini che hanno già subito troppo. Avanti tutta!