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Un mondo di pochi ricchi

by Romano Franco

La disuguaglianza globale è “fuori controllo” a causa di sistemi economici di parte che escludono molte donne, consentendo allo stesso tempo ai miliardari di accumulare enormi fortune che fanno poco per la società, secondo Oxfam International.
L’ente benefico chiede ai governi di attuare politiche che alleggeriscano l’onere per le donne che forniscono assistenza a bambini e anziani, spesso con una retribuzione minima o nulla. Oxfam suggerisce tasse più alte per i ricchi e maggiori spese da parte dei governi nazionali per l’assistenza ai bambini e alla salute.
Il rapporto annuale di Oxfam sulla disuguaglianza è stato pubblicato in vista del World Economic Forum di Davos, in Svizzera, che ogni anno riunisce molte delle persone più ricche e influenti del mondo. Tra i principali risultati del rapporto: 2.153 miliardari del mondo hanno più ricchezza di 4,6 miliardi di persone. I 22 uomini più facoltosi hanno più ricchezza di tutte le donne in Africa: 326 milioni di persone, secondo le Nazioni Unite, di età pari o superiore a 20 anni. L’1% più ricco del mondo ha più del doppio della ricchezza di 6,9 miliardi di persone. Il valore delle cure non retribuite da parte di donne di età pari o superiore a 15 anni è di $ 10,8 trilioni all’anno. Il numero di miliardari è raddoppiato negli ultimi dieci anni.

Il 20% degli italiani detiene il 70% della ricchezza Una situazione generale di profondo squilibrio che ovviamente cambia da Paese a Paese. Guardando a ad esempio in casa nostra, Complessivamente, alla fine del primo semestre del 2019 la ricchezza italiana netta ammontava a 9.297 miliardi di euro, in calo dell’1% rispetto al giugno 2018. Il 20% più ricco degli italiani deteneva quasi il 70% della ricchezza nazionale, il successivo 20% era titolare del 16,9% del patrimonio nazionale, mentre il 60% più povero possedeva appena il 13,3% della ricchezza del paese. Il 10% più ricco della popolazione italiana (in termini patrimoniali) possiede oggi oltre 6 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione. Continua a preoccupare, in particolare, la situazione di precarietà e incertezza in cui versano ormai da anni i giovani italiani. Anche qui numeri amari: Oltre il 30% degli occupati giovani guadagna oggi meno di 800 euro lordi al mese. Il 13% degli under 29 italiani versa in condizione di povertà lavorativa.

Il rapporto di 63 pagine sostiene che i leader mondiali non stanno facendo abbastanza per affrontare il crescente divario tra poveri e ricchi. Quest’anno si concentra su politiche che consentono agli uomini di dominare i massimi livelli delle imprese e del governo. La disuguaglianza economica, sostiene il rapporto, si basa sulla disuguaglianza di genere.

“Le donne stanno sostenendo l’economia di mercato con manodopera a basso costo e gratuita e stanno anche sostenendo lo Stato fornendo assistenza che dovrebbe essere fornita dal settore pubblico”, afferma il rapporto. “Questo lavoro non retribuito sta alimentando un sistema economico sessista che prende dai molti e mette i soldi nelle tasche di pochi”.
Oxfam avverte che l’invecchiamento della popolazione e tagli ai servizi pubblici minacciano di aumentare l’onere per gli operatori sanitari e alimentare ulteriori disuguaglianze. “Sia il drammatico livello di disuguaglianza economica sia l’incombente crisi delle cure possono essere affrontati, ma richiederà sforzi concertati e audaci decisioni politiche per riparare i danni arrecati e costruire sistemi economici che si prendano cura di tutti i cittadini”.

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