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Terminato il vertice europeo

by Redazione

La riunione dei capi di stato si è conclusa, punto della riunione: dare una risposta europea alla crisi innescata dal Covid-19.

Si è discusso soprattutto degli interventi economici riguardanti la pandemia, il pacchetto comprende una misura di intervento da 500 miliardi tramite Bei (Banca europea investimenti) per il Sure, cassa integrazione e Mes. Pacchetto che sarà a disposizione dei governi a partire dal primo giugno. Inoltre di comune accordo si è dato l’ok per lavorare sul Recovery fund. La Commissione Ue dovrà avanzare una proposta definitiva entro il 6 maggio.

“Dovrà esserci un giusto equilibrio tra prestiti agli Stati e sovvenzioni finanziare senza restituzioni” ha detto Ursula von der Leyen, presidente di Commissione.

“L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo. “Dovremmo dare chiaro mandato alla Commissione europea – ha proseguito Conte – di preparare il più presto possibile una concreta proposta per il Recovery Fund, fornendo un ‘ponte’ per anticipare le risorse quest’anno”. “L’emergenza sanitaria è diventata molto presto emergenza economica e sociale. Ma noi ora stiamo affrontando anche un’emergenza politica. Dovremmo rivedere il concetto di altruismo non solo nel senso di altruismo ma anche nel senso di un concetto meno romantico, quello della ‘comunità di interessi’: noi stiamo lavorando per preservare il mercato interno e in questa prospettiva non ci sono differenze tra Nord e Sud dell’Europa”.

Le risorse saranno utilizzate per la ripresa economica. “Abbiamo parlato in modo aperto e in spirito di collaborazione. Non su tutto siamo della stessa opinione ma il clima è stato molto positivo. Tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche recovery plan o recovery fund. Voglio dire in modo molto chiaro che una risposta comune del genere è anche nell’interesse tedesco. La Germania sta bene solo se l’Europa sta bene” sono queste le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel.

“Bisogna essere all’altezza di questa risposta e decidere il più presto possibile le risposte più forti possibili persistono disaccordi tra gli Stati membri” aggiunge Macron.

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