Il 10 marzo, i membri del Consiglio europeo hanno discusso, in videoconferenza, come coordinare gli sforzi dell’UE per rispondere allo scoppio della COVID-19. Alla discussione hanno partecipato anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno e l’alto rappresentante Josep Borrell.
Gli Stati membri hanno espresso solidarietà per l’Italia e gli altri Stati membri che sono stati gravemente colpiti. Hanno sottolineato la necessità di un approccio europeo comune e di uno stretto coordinamento con la Commissione europea. Hanno convenuto che i ministri della sanità e i ministri degli interni dovrebbero consultarsi quotidianamente per garantire un coordinamento e una direzione adeguati per l’orientamento comune europeo.
Alla conferenza stampa a seguito dell’incontro, il presidente Michel ha presentato quattro priorità che i leader avevano identificato:
- limitare la diffusione del virus
- la fornitura di attrezzature mediche, con particolare attenzione a maschere e respiratori
- promuovere la ricerca, compresa la ricerca su un vaccino
- affrontare le conseguenze socioeconomiche
“Gli Stati membri hanno convenuto che la salute dei nostri cittadini è la massima priorità e che le misure dovrebbero essere basate sulla scienza e sulla consulenza medica. Le misure devono essere proporzionate in modo da non avere conseguenze eccessive per le nostre società nel loro insieme.” Ha dichiarato Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo.
I leader hanno convenuto di incaricare la Commissione di analizzare le esigenze e proporre iniziative per prevenire la carenza di attrezzature mediche, in particolare maschere e respiratori. Inoltre, la Commissione intende acquistare dispositivi di protezione individuale attraverso il quadro di protezione civile – RescEU.
I leader dell’UE hanno sottolineato l’importanza di intensificare gli sforzi di ricerca. La Commissione ha già mobilitato 140 milioni di euro di fondi e ha selezionato 17 progetti per raggiungere questo obiettivo.
L’UE e i suoi Stati membri faranno uso di tutti gli strumenti necessari per affrontare l’impatto dell’epidemia sulla liquidità e per sostenere le PMI e i settori specifici interessati, insieme ai loro dipendenti. Sarà necessario garantire l’applicazione flessibile delle norme dell’UE, in particolare per quanto riguarda gli aiuti di Stato e il patto di stabilità e crescita.
Gli Stati membri e le istituzioni dell’UE daranno immediatamente seguito a tali questioni a tutti i livelli. Il Consiglio europeo tornerà su questo tema nella riunione del 26 e 27 marzo 2020.