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Resti della foresta pluviale di 90 milioni di anni scoperta sotto il ghiaccio antartico

by Nik Cooper

Circa 90 milioni di anni fa, l’Antartide occidentale ospitava una fiorente foresta pluviale temperata, secondo le radici fossili, il polline e le spore sono state recentemente scoperte.

Il mondo era un posto diverso allora. Durante la metà del periodo Cretaceo (da 145 milioni a 65 milioni di anni fa), i dinosauri vagavano per la Terra e il livello del mare era di 170 metri più alto di quello di oggi. Le temperature della superficie del mare ai tropici erano calde 35 gradi C°.

Questo clima torrido ha permesso a una foresta pluviale – simile a quella vista oggi in Nuova Zelanda – di mettere radici in Antartide.

I resti della foresta pluviale sono stati scoperti sotto il ghiaccio in un nucleo di sedimenti che un team di ricercatori internazionali ha raccolto da un fondale marino vicino al ghiacciaio di Pine Island nell’Antartide occidentale nel 2017.

Non appena il team ha visto il nucleo, hanno saputo di avere qualcosa di insolito. Lo strato che si era formato circa 90 milioni di anni fa era di un colore diverso. Era chiaramente diverso dagli strati sopra di esso.

Di nuovo in laboratorio, il team ha inserito il nucleo in uno scanner. L’immagine digitale risultante mostrava una fitta rete di radici in tutto lo strato del suolo. Lo sporco ha anche rivelato antichi pollini, spore e resti di piante fiorite del periodo Cretaceo.

Analizzando il polline e le spore, il co-ricercatore di studio Ulrich Salzmann, paleoecologo della Northumbria University in Inghilterra, sono stati in grado di ricostruire la vegetazione e il clima che c’era 90 milioni di anni fa nell’Antartide occidentale. I numerosi resti di piante indicano che la costa dell’Antartide occidentale era, all’epoca, una fitta foresta temperata, paludosa, simile alla foreste trovate oggi in Nuova Zelanda.

Il nucleo dei sedimenti ha rivelato che durante la metà del Cretaceo, l’Antartide occidentale aveva un clima mite, con una temperatura media annua dell’aria di circa 12 C°. Le temperature estive erano più calde, con una media di 19 C°. Nei fiumi e nelle paludi, l’acqua avrebbe raggiunto i 20 C°.

Inoltre, la pioggia di allora era paragonabile a quella dell’Inghilterra.

Queste temperature sono incredibilmente calde, dato che l’Antartide ha avuto una notte polare di quattro mesi, il che significa che un terzo di ogni anno non ha avuto luce solare vitale. Tuttavia, il mondo era più caldo allora, in parte, perché la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera era alta – anche più alta di quanto si pensasse, secondo l’analisi del nucleo del sedimento.

Prima di questo studio, l’assunto generale era che la concentrazione globale di anidride carbonica nel Cretaceo era di circa 1.000 ppm (parti per milione). Ma gli esperimenti basati su modelli, hanno appurato una concentrazione da 1.120 a 1.680 ppm per raggiungere le temperature medie di allora nell’Antartico.

Questi risultati mostrano come i potenti gas serra come l’anidride carbonica possano far salire le temperature, tanto che il congelamento dell’Antartide occidentale di oggi ospitava una foresta pluviale. Inoltre, mostra quanto siano importanti gli effetti di raffreddamento delle calotte polari di oggi.

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