Da Bruxelles si fa sentire il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno che continua a rassicurare i paesi riottosi ad accettare la linea di credito del famigerato Mes che, contrariamente al passato, dichiara: “non è legata a condizionalità specifiche per Paese” e “non c’è stigma, non c’è troika”.
Centeno lo ha riaffermato durante l’audizione alla commissione econ del Parlamento UE ed ha anche detto che “Una volta che avremo il mandato dei leader, cercheremo di renderla operativa entro due settimane. Il solo requisito è sostenere spese dirette e indirette per sanità, cura e prevenzione”.
Un prestito che i Paesi possano coprire fino al 2% del Pil disponibile dalla linea di credito. Infine il portoghese ha riaffermato che: “La differenza di capacità dei governi nazionali è diventata presto evidente. Lo stimolo fiscale immediato in Germania è stato sette volte più ampio di quello italiano, nonostante la crisi abbia colpito più duramente quest’ultima”.
Le risposte delle nazioni finora sono state “limitate e irregolari” e “se ci fermiamo qui non sarà un approccio ‘whatever it takes’ ma un approccio ‘whatever you can’”, cioè ‘quello che puoi’.