Home Attualità Palermo: Deputato 5Stelle, Davide Aiello, viene aggredito a Casteldaccia

Palermo: Deputato 5Stelle, Davide Aiello, viene aggredito a Casteldaccia

by Rosario Sorace

Una grave aggressione è stata subita dal deputato del M5s Davide Aiello nel Comune in provincia di Palermo, Casteldaccia. Il fatto è avvenuto domenica 13 giugno allorché il parlamentare è stato preso a pugni da un uomo che gli ha gridato “a Roma sbagliò a parlare”, riferendosi ad interrogazione parlamentare presentata da Aiello nel 2018.

Immediatamente l’ex premier Conte, ha manifestato solidarietà e sostegno: “Io non dimentico e andrò nella stessa piazza e nello stesso bar dove Davide è stato aggredito”. Il parlamentare avrebbe commesso uno “sbaglio” in quell’interrogazione con la quale ha denunciato presunti episodi di voto di scambio nel suo paese appunto nel giugno del 2018.

Aiello ha compreso subito che l’aggressore si riferiva a questa interrogazione: “Ho ancora il volto indolenzito. Sono andato all’ospedale Buccheri la Ferla in ambulanza perché ero troppo spaventato per guidare. Mi hanno dato 5 giorni di prognosi”.

La grave aggressione si è verificata domenica sera dopo le 22 quando Aiello posteggia la sua panda in piazza e scendendo dall’auto si dirige verso il bar. Poco prima di entrare sente gridare il suo nome e si gira cosicché un uomo lo avvicina: “Te la posso dire una cosa? Tu a Roma dicisti che io e mio cugino siamo un’associazione a delinquere”.

Immediatamente dopo partono schiaffi e pugni con Aiello che improvvisamente si trova tempestato di botte e che tenta di sfuggire all’aggressione entrando nel bar: “Mi sono chiuso nello stanzino. Per fortuna sono stato aiutato da chi era dentro: mi hanno protetto e lo hanno fermato: altrimenti come sarebbe andata a finire?”, racconta ancora sconvolto il deputato del M5s, che naturalmente è assai turbato, preoccupato e impaurito: “Certo che sono spaventato. Avevo già avvertito che ci fosse un clima d’odio in paese nei miei confronti, alimentato anche dal sindaco che in più occasioni mi ha additato perché a suo dire io denigro il paese. Ma le mie sono denunce: semmai è amore per Casteldaccia, per il mio territorio”.

Casteldaccia è un paesino con circa 11mila abitanti che si trova a pochi chilometri da Bagheria, e che era guidata dal sindaco, Giovanni Di Giacinto, attualmente sospeso perché indagato in un’inchiesta della procura di Termini Imerese per corruzione.

Proprio nell’agosto del 2015 nel Paese ci fu una lite nella pizzeria Brooklyn e due uomini mandarono in frantumi il vetro della gelateria con una bottiglia. Allora il titolare prese una pistola e iniziò a sparare, colpendo i due aggressori di cui uno rimase ucciso mentre l’altro venne gravemente ferito.

I due aggressori sono fratelli dell’uomo che ha preso a pugni Aiello domenica sera: “Una famiglia nota in paese per fatti di violenza”, afferma il deputato. “Non posso non essere preoccupato: stavolta erano pugni, se la prossima ci saranno armi?”.

In soccorso del parlamentare 5 stelle sono arrivate delle persone dalla piazza che hanno bloccato l’uomo, mentre Aiello chiuso all’interno dello stanzino avvertiva i carabinieri. I militari hanno identificato l’uomo e le indagini intanto proseguono sentendo i testimoni, mentre Aiello dichiara che farà una regolare denuncia: “Poi andrò direttamente in procura”.

Aiello ha ricevuto un ampia e massiccia solidarietà e anche l’ex premier e prossimo capo del M5s Giuseppe Conte ha espresso la su vicinanza al deputato: “Aiello ha subito una dura aggressione personale, sfrontata e proterva, in piazza e davanti a vari testimoni”, ha scritto in una nota.

“Sono già stato a Casteldaccia – prosegue Conte – alle porte di Palermo. Ricordo bene la bruttissima alluvione che provocò lo straripamento del fiume Milicia e che si portò via due intere famiglie”. E “tornerò prossimamente per mostrare solidarietà a Davide nella stessa piazza e nello stesso bar in cui è stato aggredito. Io non dimentico. Casteldaccia si aggiungerà agli altri luoghi (tra gli altri: il quartiere Borgo Vecchio di Palermo, dove i negozianti hanno denunciato il pizzo) che visiterò per dimostrare che noi resteremo sempre inflessibili e intransigenti nel difendere la legalità e nel contrastare tutti gli episodi di malaffare e i sistemi mafiosi. Davide siamo tutti con te”.

Anche il presidente della commissione Difesa alla Camera Gianluca Rizzo ha dichiarato: “La barbara e vile aggressione ad Aiello è il chiaro segnale che l’attività contro il malaffare di Davide ha lasciato il segno e dà fastidio”.

Aiello ha 35 anni e ha svolto un’attività decennale di cui è orgoglioso: “Faccio politica a livello locale dal 2012, mi sono sempre esposto, denunciando il malaffare. A questo punto ho capito che una parte del Paese può tradurre la rabbia nei miei confronti in violenza: un po’ in pericolo mi ci sento. Non mi sento a questo punto libero di andare dove voglio da solo, dovrò camminare in compagnia. Eppure sono un tipo tranquillo, magari alzo il tono qualche volta, ma la mia è passione”.

Naturalmente è una persona tranquilla che comunque ha fatto saltare i nervi a qualcuno e infatti nella sua denuncia alla Camera dei Deputati nel giugno del 2018 aveva detto: “A Casteldaccia, invece, è successo qualcosa di veramente grave. Un assessore designato della lista vincitrice del sindaco Giovanni Di Giacinto si è premurato di noleggiare un’auto il sabato prima del voto e ha consegnato la stessa nella disponibilità di due uomini; questi avrebbero avuto il compito, durante tutta la durata delle operazioni di voto, di prelevare a domicilio gli elettori indicati dallo stesso, ai quali era stata data una chiara indicazione di voto, condurli fino al seggio e riportarli a casa. Si presume, anche, che alcuni di questi voti fossero stati fotografati per avere la conferma della fedeltà degli elettori e che questa fedeltà fosse ricompensata con soldi, buste della spesa, pagamenti della bolletta dell’energia elettrica e altri tipi di favoritismi. Mi sono sempre esposto e adesso non so quanti in paese ce l’abbiano con me. Adesso lui, ma domani chi altro?”.

Naturalmente il voto di scambio e la corruzione elettorale sono fenomeni molti diffusi non solo al Sud e si spera che questo grave episodio smuova le acque nei piani alti della politica.

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