Sono ore di fuoco a Roma. E, mentre c’è chi pensa a rinfoltirsi la rosa cercando i migliori su piazza, il candidato di centrodestra, Enrico Michetti, si accontenta della miglior offerta.
Infatti, proprio qualche giorno fa il candidato di Fratelli d’Italia in lizza per la capitale dichiarava ai giornali: “Nelle mie liste non ci sono militanti di CasaPound, io sono un moderato, chi si candida con me deve rispettare i principi fondamentali della Costituzione. Se all’interno delle mie liste ci sono persone non in linea con questi principi verranno estromesse”, diceva Michetti.
Ma proprio ieri, in risposta a questo “diktat” autoimposto dallo stesso Michetti, il consigliere dei cinquestelle, Paolo Ferrara, ha scritto su Facebook: “Il candidato della Meloni prenda immediatamente le distanze dalla candidata alla presidenza del Municipio X Monica Picca che ha piazzato, sicuramente con la manina del suo partito, la Lega, come capolista un militante del movimento politico di estrema destra e di matrice neofascista”.
Ma a dirla tutta, i militanti di CasaPound nel partito del Capitano non si fermano qui, infatti, sono ben tre i candidati di matrice fascista per “la marcia su Roma”.
I radicali di estrema destra nel partito del Carroccio, come in quello della Meloni, spuntano come funghi, colpa dei molti temi in comune e della scarsa concezione di democrazia che aleggia nell’aria.
Infatti, al Municipio XIII è in lizza Simone Montagna, in passato candidato della stessa Cpi e ora salito sul Carroccio, al Municipio X c’è Alessandro Aguzzetti, anche lui in passato impegnato con la formazione di estrema destra e poi anche presidente del comitato di quartiere Difendiamo Acilia, e al Municipio XI c’è Alessandro Calvo, ex candidato di CasaPound e ora leghista.
Ma al candidato Michetti, non bastavano le camicie nere di CasaPound per guadagnare consenso, e quindi, per non farsi mancare nulla, si è messo alla ricerca di qualche vecchia gloria rispolverata. Ed ecco che fuoriesce dal cilindro Pippo Franco, ex comico e presentatore storico del ‘Bagaglino’, spettacolo famoso soprattutto per le parodie fatte alla politica italiana.
Ma colui che viene definito da molti il segnaposto della Meloni, tanto da far affiggere direttamente i cartelloni pubblicitari con il volto della presidente di Fratelli d’Italia, non si accontenta! Così, nel suo staff, aggiunge Regina Profeta, ex soubrette, nota alle cronache per essere finita nell’inchiesta sulla cricca del G8 alla Maddalena.
La brasiliana, classe ’57, era accusata di sfruttamento della prostituzione per i fatti del Salaria sport village ma poi è stata assolta. Proprio per questa ragione, tempo fa, la stessa Regina Profeta era finita al centro della scena per aver fatto una confidenza ad una sua collega di un presunto massaggio fatto a Bertolaso, ex capo della Protezione civile, del quale disse: “Ho fatto un massaggio meraviglioso… lui ha visto le stelle”. Accuse sempre respinte da Regina Profeta, che nel 2018 è stata assolta.
Ma sentenze a parte, passando ai meriti di Regina Profeta si può affermare che la candidata del Municipio XIV è “famosa” per aver canticchiato Cacao Meravigliao, la sigla conclusiva dell’Indietro tutta di Renzo Arbore, e per aver frequentato l’élite della società italiana.
Infatti, la signora Profeta, vanta foto con: “Paulo Roberto e Pelé. Aldair è un amico, andavo sempre allo stadio. I giocatori della Roma li conoscevo tutti. Sting. Bettino Craxi”.
“Mi piace la politica. Sono molto di destra”, anche se nel passato è stata candidata con Rutelli.
Continuando la carrellata di foto troviamo un giovane Beppe Grillo con la maglia dell’Italia che sorride con Regina sulla copertina di un settimanale.
Quel: “sono molto di destra” e quel vanto di essersi scattata qualche foto con personaggi famosi e illustri la dice lunga sulla sua concretezza e il pragmatismo della soubrette brasiliana.
Proprio da queste ultime candidature si può evincere chiaramente la tipologia di elettore che si vuole attrarre da quella sponda del Tevere. Insomma, nonostante Pippo Franco, a Michetti ci è voluto davvero poco per mettere insieme una classe politica da “spettacolo” e l’idea del centro destra di trasformare la politica in una parodia della stessa sta per essere ultimata. Mancano solo Bonolis, Laurentis e Belen Rodriguez. Avanti così!