La campagna elettorale per Giorgia Meloni non è mai terminata e, dopo il passaggio al governo, la leader di FdI continua a chiedere risposte immediate da dare agli italiani. Come se stesse ancora all’opposizione.
E’ passato più di un mese dalla vittoria del 25 settembre di Giorgia Meloni ma, nonostante la campagna elettorale autoreferenziale incentrata su “quanto siamo bravi e operativi”, il governo Meloni è ancora impantanato e si limita a fare i cosiddetti discorsi da bar.
“I costi delle bollette sono diventati insostenibili per milioni di famiglie e per molte imprese, giunte ormai a drammatiche decisioni come chiudere o licenziare i propri lavoratori”, scrive sui social Meloni.
“Il Governo – aggiunge – è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività” per “far fronte a questa difficile situazione”.
La “priorità” è “mettere un argine al caro energia e alla speculazione, accelerare in ogni modo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale. Gli italiani chiedono risposte immediate e noi gliele daremo. Non c’è più tempo da perdere”.
Ma nonostante le belle parole, le risposte della Meloni sono ancora troppo vaghe e poco appropriate per chi si appresta a guidare il Paese.
Tuttavia vi è d’obbligo un consiglio per la leader di FdI. Dalla cultura napoletana vi è un detto che rappresenta in pieno gli annunci della nuova premier “Chiacchiere e tabacchere ‘e ligno, ‘o Banco ‘e Napule nun se ‘mpegna”; cioè, nonostante i bei discorsi, servono azioni e concretezza per rendere credibili le frasi ad effetto. Altrimenti è solo fumo negli occhi.