In un momento come questo si evidenzia sempre con chiarezza che c’è da una parte un Italia che soffre, si impegna e lavora per superare la crisi e l’emergenza. Dall’altra c’è un Italietta che non perde occasione per occuparsi di equilibri politici, critiche sterili e peggio ancora elezioni anticipate quando il Paese è in ginocchio.
E’ facile decidere dove collocare Matteo Renzi che, dopo un periodo di tregua, a seguito delle sberle che continua a prendere sul piano elettorale, torna alla carica per chiedere un rimpasto in modo da gestire i soldi del Recovery: “Rafforzare squadra di governo, ci sono da spendere 200 miliardi”.
Il leader di Italia viva naturalmente critica i 5 stelle continuando a proporre un dialogo ancora più serrato con Forza Italia forse con il recondito obiettivo di modificare la maggioranza e tutto ciò è naturalmente impossibile quindi propone “di rafforzare la squadra di governo anche se non si allarga la maggioranza”.
Il motivo è assai chiaro dal suo punto di vista: “Perché ci sono da spendere 200 miliardi di euro da gestire per i prossimi 30 anni”. Naturalmente si è fatto un gran parlare in questo ultimo periodo di una possibile nomina del politico fiorentino a segretario della Nato, anche se arrivasse tale incarico non lo disdegnerebbe tuttavia è assai pessimista: “Se posso essere io il segretario? Non credo perché bisogna capire gli equilibri dei vari vertici nazionali. Però la Nato deve occuparsi di cybersecurity un tema su cui lavoro e mi piace”.
Poi passa al suo sport preferito: indebolire la maggioranza di cui fa parte e sollevare querelle nella stessa. Il suo obiettivo è nuovamente un rimpasto dell’esecutivo anche se nega che aspira ad avere più spazi nella squadra di governo. “Il tema di rafforzare la squadra di governo c’è anche se non si allarga la maggioranza. Noi dobbiamo uscire da questa fase di emergenza, direi dopo la legge di bilancio, con una squadra più forte perché ci sono da spendere 200 miliardi di euro da gestire per i prossimi 30 anni”.
Adesso in linea con quello che afferma l’opposizione se la prende con la gestione emergenza del commissario Domenico Arcuri e afferma in modo perentorio .“Io conosco bene Arcuri, ma questa cosa che qualsiasi emergenza venga gestita da Arcuri mi sembra un po’ esagerato. Io non sono partito in quarta contro Arcuri che è un bravo manager, ma posso permettermi di dire che non c’è un superman che può gestire insieme tamponi, banchi a rotelle, vaccini… Io preferirei una gestione del vaccino come quella di Angela Merkel che ha chiamato l’esercito”.
Una critica anche a Morra per le dichiarazioni su Jole Santelli è stata espressa, però sabato tutta la maggioranza, compreso Michele Anzaldi di Italia viva, ha attaccato viale Mazzini per la censura opera dalla Rai che ha annullato la partecipazione del Presidente Nazionale dell’Antimafia ad una trasmissione televisiva.
Lo stesso Roberto Fico aveva preso le distanze dal collega Cinque Stelle Morra ma ha affermato che “in Rai ammettano che è stato un grande sbaglio” non fare partecipare il politico ad una trasmissione televisiva. Renzi sfrutta comunque l’occasione per attaccare entrambi gli esponenti del Movimento 5 stelle: “Il presidente della Camera non può dire che su Morra ha sbagliato la Rai, perché con le frasi su Jole Santelli e i malati di tumore ha sbagliato Morra”.
Poi Renzi evoca i suoi anni ruggenti in cui tentò il Patto del Nazareno, cioè quello che era l’accordo tra il suo Pd e Forza Italia, e attacca i 5 stelle anche per la cosiddetta norma salva Mediaset. “Noi con Berlusconi abbiamo cercato di fare insieme le regole del gioco, le riforme. I 5 Stelle nel corso di questi anni ci hanno sempre attaccati dicendo che noi facevamo inciuci, ma loro non solo sono il partito politico che ha fatto un emendamento salva Mediaset, lo ha fatto con un ministro M5S e un viceministro M5S del Mise. I 5 Stelle sono arrivati ad essere il partito che concepisce norme salva Mediaset”.
Però anche se la norma salva Mediaset è sbagliata, è giustissimo invece continuare a flirtare con Forza Italia: “Se Berlusconi si separasse da questo asse sarebbe una cosa positiva”. Renzi quindi approva la posizione tenuta dal Pd: “Zingaretti e Bettini sono molto seri. Io non sono più nel Pd ma la posizione di Zingaretti è di grande serietà quando dice di andare a vedere le carte sull’apertura”.
Da qui la sua idea di allargare la maggioranza. Ma se così non fosse il leader di Italia viva punta comunque a un rimpasto. “Perché bisogna utilizzare 200 miliardi che decidono i prossimi 30 anni”.