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La lezione di Conte alla Merkel

by Rosario Sorace

Il nostro presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato da una televisione in Germania, ha spiegato ai tedeschi la posizione del Governo Italiano. Ha offerto una grande prova di dignità, determinazione e sobrietà, ribadendo con toni a tratti eleganti e a tratti ironici la differenza di posizioni con Angela Merkel.

In situazioni come queste non è possibile un comportamento degli stati membri dell’U. E. che si distanzino l’uno dall’altro, e oggi si è registrata l’ennesima spaccatura che potrebbe essere davvero letale per l’Europa. Si sostanzia l’idea di emissione degli eurobond (Coronabond) mentre la Germania e i paesi nord europei propongono l’attivazione del Mes, che costringerebbe ancora una volta a logiche vincolistiche e a verifiche successive della politica economica dei singoli paesi.

Conte fa un affermazione che è lampante dicendo che “Qui non stiamo scrivendo un libro di economia ma stiamo scrivendo una pagina di storia”. Riafferma con chiarezza le differenze che lo separano dalla Merkel e, per quanto riguarda la divisione, dice una cosa che deve far riflettere sul futuro in cui traccia i pericoli di una permanenza di queste divisioni che mettono in gioco l’idea d’Europa: “E’ un’emergenza della quale non è responsabile nessun singolo Paese, non si tratta di tensioni finanziarie. L’Ue come risponde? L’Ue compete con la Cina, con gli Usa che hanno stanziato 2mila miliardi per reagire, in Ue cosa vogliamo fare? Ogni Stato membro vuole andare per conto suo? Se la reazione non sarà coesa, vigorosa, coordinata, l’Europa diventerà sempre meno competitiva nello spazio globale di mercato”.
“L’Europa – ha continuato Conte – deve mostrare se è una comunità europea, in grado di dare una risposta a una sfida epocale e se è cresciuta; nel segno di come fu concepita da Schuman, De Gasperi e Adenauer”.

“L’Italia – ha concluso Conte – ha sempre pagato i suoi debiti e continuerà a farlo. Vorrei ricordare che il meccanismo degli eurobond non significa che i tedeschi dovranno pagare un solo euro per i debiti italiani” ma agire insieme per ottenere “migliori condizioni economiche per avere opzioni favorevoli sul mercato”.

Si tratta di una sfida epocale in cui al centro c’è la salute dei cittadini. E alla fine ha chiarito. Il modello italiano è stato sin dall’inizio concordato in piena sinergia con il Comitato scientifico composto da scienziati ed esperti. Le misure sono state severe, ma sono state emulate in tutti i paesi europei, e ritenute essenziali da parte dell’Oms.

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