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Il Psi pugliese e le scelte degli anni Venti

by Sabino De Nigris

Il congresso provinciale del Psi che precedette la scissione di Livorno si tenne a Bari pochi giorni prima della fine del 1920. Relatori per le tre mozioni nazionali furono Amadeo Bordiga (ingegnere e leader della corrente comunista che accettava senza riserve gli orientamenti del Partito bolscevico russo), Pasquale Sabino Barbera, (docente di Minervino Murge e massimalista serratiano) ed Eugenio Laricchiuta, classe 1896, socialista dal 1915, il più giovane dei relatori dotato tra l’altro di una buona cultura democratica.

Laricchiuta, militante socialista e sindacalista, era maturato sui testi di Augusto Osimo, il quale lo nominò responsabile per la Puglia della Società Umanitaria di Milano. E mentre Giacinto Menotti Serrati, direttore dell’Avanti!, approvava la politica sovietica di Lenin ma manifestava alcune profonde perplessità limitando così di fatto l’autonomia del Partito, il leader sovietico esigeva dai socialisti italiani un’adesione totale alla dittatura del proletariato.

La mozione turatiana raccolse 100 voti, i comunisti legati a Mosca e i comunisti unitari (Serrati) ottennero la maggioranza. 

Dalla conseguente scissione di Livorno del 12 gennaio 1921, sino al congresso di Roma dell’ottobre 1922, il socialismo pugliese conobbe il fenomeno violento dello squadrismo a cavallo che distruggeva leghe bracciantili e cooperative. Tra le vittime Giuseppe Di Vagno, avvocato e consigliere provinciale, deputato dall’11 giugno 1921. Venne assassinato a Mola di Bari da una squadra di giovani fascisti provenienti dalla vicina Conversano.

Certo, i socialisti massimalisti pugliesi spesero la loro esistenza a redimere le masse,  contenendo varie forme di protesta. Ma nel frattempo il clima politico era mutato e con le scissioni i socialisti mostrarono tutte le loro debolezze. In quel periodo in molti seguirono Turati, Matteotti e Treves. Il giovane Laricchiuta seguì Turati, che diventò segretario provinciale del PSU sino allo scioglimento del Partito avvenuto nel 1925.

Laricchiuta pubblicò anche “Puglia socialista”, un periodico soppresso con le leggi del 1926.

Così, dopo il voto politico del 15 maggio 1921, il Psi scelse l’intransigenza: nessun accordo con i partiti borghesi. E segretario nazionale, al XVIII congresso che si tenne a Milano dal 10 al 15 ottobre del ’21, divenne l’avvocato foggiano Domenico Fioritto.

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