Di Gaia Marino
Papa Francesco ha affermato che l'”abbaiare” della NATO alla porta della Russia potrebbe aver portato all’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin e ha detto che si è offerto di incontrare il presidente russo a Mosca.
In un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera, Francesco ha riflettuto sull’aggressione letale della Russia nei confronti del suo vicino e ha detto che, sebbene potrebbe non arrivare al punto di dire che la presenza della NATO nei paesi vicini “ha provocato” Mosca, “forse ha facilitato” l’invasione.
Francesco ha anche condannato la “brutalità” della guerra e l’ha paragonata alla guerra civile in Ruanda negli anni ’90, che ha provocato un genocidio della minoranza tutsi.
La Santa Sede chiede da metà marzo un incontro tra Francesco e Putin a Mosca, ha detto il papa. “Naturalmente avevamo bisogno che il leader del Cremlino assegnasse una finestra di tempo. Non abbiamo ancora avuto alcuna risposta e ci stiamo ancora provando, anche se temo che Putin non possa e non voglia avere questo incontro in questo momento”.
Nell’intervista, Francesco ha escluso per ora di andare a Kiev: “Prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin”.
Francesco ha detto di aver annullato un incontro con il patriarca Kirill, il capo della Chiesa ortodossa russa e un sostenitore chiave di Putin che ha giustificato la guerra, poiché entrambi pensavano che sarebbe sembrato “ambiguo” – ma in una telefonata ha detto di aver avvertito Kirill di non “trasformarsi nel chierichetto di Putin”.
Dall’invasione dell’Ucraina, Francesco ha ripetutamente criticato l’invasione, pur evitando di nominare Putin in modo esplicito, in linea con la politica estera del Vaticano di tenere aperta la porta a un possibile dialogo.