Matilde Pitorri, manager ed imprenditrice di successo dell’acqua Cottorella, ci racconta le paure e le perplessità che accomunano ogni imprenditore italiano ai tempi del covid.
Le responsabilità e i continui cambiamenti repentini ai quali vengono sottoposti imprenditori e manager italiani, tracciano il destino delle società, e solo imprenditori con mordente e coraggio possono affrontare al meglio le sfide che si presentano ogni giorno.
La complessità delle nuove norme e il cambiamento delle misure di sicurezza sono temi ricorrenti al giorno d’oggi, qual è il modo migliore di affrontare giorno per giorno le nuove sfide?
Di primaria importanza , a mio parere, è l’informazione e formazione da fornire, oltre ovviamente ai DPI, a tutto l’apparato aziendale cercando di non farsi sopraffare dal timore del virus ma trasferendo la consapevolezza che rispettando alcune regole si possa lavorare in sicurezza.
Trattare un bene così delicato come l’acqua, con un virus così contagioso, quali problemi può generare?
Fortunatamente l’intero processo produttivo risulta essere sterile, in rarissimi casi il personale che opera sulla linea di imbottigliamento viene a contatto con il prodotto finito e se questo accade riguarda solamente il packaging e mai il contenuto delle bottiglie.
La già bassissima probabilità di trasmissione del virus viene ulteriormente contenuta dai DPI, guanti e mascherina, che gli operatori indossano durante il turno di lavoro.
Avere una buona regia di comando come sindacati e governi quanto può influire sulla politica aziendale?
Avere alla guida del paese persone “capaci” è necessario in tempo di pace… diventa dirimente tra l’andare avanti e il soccombere in periodi di crisi come quella che stiamo attraversando. Per quanto riguarda le ricadute su un’attività come la nostra di tipo manifatturiero che affonda le mani nell’estrazione dell’acqua minerale per arrivare alla distribuzione del prodotto finito passando per la sua produzione è basilare potersi confrontare con soggetti collaborativi e muoversi in un sistema snello dove si rema tutti dalla stessa parte con i comuni denominatori di sviluppo e crescita a fare da filo conduttore.
Quali sono le sue opinioni su governo e cabina di regia? Stanno lavorando bene? Cosa vorrebbe facessero in più?
Credo che la pandemia abbia rappresentato e rappresenti un imprevisto di tipo fantascientifico tanto per chi ci governa quanto per noi e questo, se da un punto di vista umano è comprensibile, non lo é per uno Stato che si è dimostrato totalmente impreparato, anche a causa dell’ultradecennale smantellamento della sanità, davanti al virus. La situazione è critica dal punto di vista sanitario ma ciò che mi preoccupa è anche il futuro del tessuto economico del nostro paese soprattutto del terziario che da ormai oltre mezzo anno è paralizzato. La sburocratizzazione, bandiera di tutti i partiti da anni, deve essere fatta..non c’è più tempo! Solo semplificando i passaggi che rendono spendibili fondi che ci sono possiamo mettere in pista le “grandi opere” che potrebbero dare ossigeno a disparate zone d’Italia e creare un indotto tale da poter far fronte a quelle che saranno le ripercussioni di questo periodo storico.
Anche se ancora giovane, si presenta come una manager navigata ed esperta, sappiamo che per un dirigente la qualità migliore è gestire lo stress; in una situazione di assoluto stress, quali consigli darebbe al nostro governo impegnato a dirigere l’intero paese?
Non mi sento di dare consigli al governo la realtà che gestisco, con discreti successi, è infinitesimale e semplice rispetto a quello che è una nazione con tutte le sue peculiarità.. volendo vedere l’Italia come un’azienda però credo ci sia bisogno di un business plan preciso da qui a dieci anni che fondi lo sviluppo su un cronoprogramma definito con radici in principi condivisi dai cittadini; insomma per sapere come muoverci oggi dobbiamo aver chiaro dove vogliamo arrivare domani.
Grazie mille a Matilde Pitorri, le auguro tanta fortuna e speriamo di uscirne al meglio, di sicuro più forti, da cittadino laziale ringrazio aziende come la sua che, con coraggio e determinazione, danno lustro e purezza alla nostra magnifica Regione.