Di Ginevra Lestingi
Eni sta acquistando una quota del 20% nel progetto Dogger Bank Wind Farm dalla norvegese Equinor e dalla britannica SSE mentre cerca di acquisire esperienza nel settore e ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2050.
Il progetto al largo della costa nord-orientale dell’Inghilterra dovrebbe diventare il più grande parco eolico offshore del mondo, aiutando le aziende a raggiungere i loro obiettivi climatici. L’investimento di Eni nello sviluppo è stato di 448 milioni di euro, hanno detto le società venerdì.
“Entrare nel mercato dell’eolico offshore nel Nord Europa è una grande opportunità per acquisire ulteriori competenze nel settore grazie alla collaborazione con due delle aziende leader del settore”, ha affermato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.
Insieme a molte altre major petrolifere, Eni prevede di aumentare in modo massiccio la sua generazione di energia rinnovabile per ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili e raggiungere gli obiettivi sul clima interno. Prevede di avere più di 55 gigawatt di capacità rinnovabile entro il 2050, rispetto a meno di 1 GW nel 2019.
Eni ha già costituito una joint venture con la norvegese HitecVision per partecipare a una gara d’appalto per l’energia eolica offshore in Norvegia il prossimo anno.
SSE ed Equinor hanno affermato che realizzeranno ciascuno 221 milioni di euro dalla vendita di Dogger Bank, che dovrebbe essere completata all’inizio del 2021, soggetta alle approvazioni normative e dei prestatori, pur mantenendo una quota combinata dell’80%.
“Ancora una volta, abbiamo dimostrato la capacità di Equinor di creare valore dai progetti di energie rinnovabili”, ha affermato Paal Eitrheim, capo della società di New Energy Solutions.
Equinor ha anche venduto una partecipazione del 50% in due parchi eolici statunitensi a BP a settembre, registrando un profitto di 1 miliardo di dollari.
L’accordo con Eni copre le prime due parti dello sviluppo di Dogger Bank, che hanno avuto il via libera la scorsa settimana e aggiungeranno una capacità complessiva di 2,4 gigawatt, con completamento previsto rispettivamente nel 2023 e nel 2024.
Equinor e SSE mantengono il 50% delle quote nella fase C, che è ancora in fase di pianificazione e potrebbero aggiungere ulteriori 1,2 gigawatt nel 2026, momento in cui Dogger Bank produrrebbe elettricità sufficiente per fornire il 5% della domanda britannica, equivalente a sei milioni di case.
La Gran Bretagna è già il più grande mercato eolico offshore del mondo e punta a 40 GW di capacità entro il 2030, rispetto ai 10 GW attuali.