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Fontana chiude la Lombardia; dalle 23 alle 5 è coprifuoco

by Redazione

Dopo l’aumento incontrollato dei contagi che in pochi giorni ha messo alle strette la Lombarda, il presidente di Regione, Attilio Fontana, annuncia la stretta dalle 23 alle 5 di mattina.

E così, come nel primo lockdown, Fontana si ritrova ad essere il primo a dover chiudere forzatamente, così dice: “Abbiamo deciso di emanare un provvedimento che sia anche simbolico, che dalle 23 alle 5 di mattina le attività siano chiuse e la gente sia in casa e che, salvo il caso di urgenze, non si possa circolare per le strade in Lombardia. Questo anche per cercare di dare un colpo ad una delle causa del contagio che è ripartito e che sono l’assembramento, la movida, le feste, gli incontri in piazza, tutte cose che non si riescono a controllare perché non riusciamo ad avere un numero sufficiente di polizia e agenti”.

“Abbiamo deciso di emanare – prosegue Fontana – un provvedimento che sia anche simbolico, che dalle 23 alle 5 di mattina le attività siano chiuse e la gente sia in casa e che, salvo il caso di urgenze, non si possa circolare per le strade in Lombardia. Questo anche per cercare di dare un colpo ad una delle causa del contagio che è ripartito e che sono l’assembramento, la movida, le feste, gli incontri in piazza, tutte cose che non si riescono a controllare perché non riusciamo ad avere un numero sufficiente di polizia e agenti”.

“I numeri di ogni giorno e soprattutto le proiezioni degli esperti, che già avevano fatto anticipazioni in occasione della precedente infezione e che si erano dimostrate vere, ci inducono a essere molto cauti e ad avere il timore che entro 15 giorni, cioè entro fine mese, avremo una situazione che non sarebbe ancora da collasso ma che sarebbe impegnativa. Da qui abbiamo pensato di chiudere la media e grande distribuzione nelle giornate di sabato e domenica”, ha inoltre dichiarato il presidente Fontana.

“Useremo l’ospedale in Fiera entro pochi giorni, al massimo entro fine questa settimana, inizio della prossima, sarà pronto a ricevere i malati”. “Speriamo che non ci sia la necessità di usarlo e che rimanga una garanzia, una sicurezza per i cittadini”, ha aggiunto.

Speranza: sì a ipotesi misure restrittive in Lombardia “Sono d’accordo sull’ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Ho sentito il Presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore”.

L’intervento del ministro della Salute dopo le richieste giunte: stop a tutte le attività e agli spostamenti, ad esclusione dei casi “eccezionali” (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre.

E’ la proposta che, all’unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, hanno chiesto di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus.

Una proposta che nasce dalla rapida evoluzione della curva epidemiologica e dalla previsione della Commissione indicatori istituita dalla Dg Welfare, secondo cui, al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva.

Inoltre, nella riunione di oggi, tutte le parti intervenute hanno condiviso l’opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità.

Nelle ultime 24 ore i contagiati sono stati 9.338. Si tratta del primo calo da una settimana. I tamponi effettuati sono stati 98.862. I deceduti sono 73.

Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute. Sale al 9,4% l’incidenza del numero di persone risultate positive rispetto al numero complessivo di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (precisamente il 9,44%).

Sono 134.003 le persone attualmente positive al Covid in Italia (7.766 in più rispetto a ieri). Di queste, 7.676 (+545) sono ricoverate nei reparti ordinari mentre 797 (+47) sono in terapia intensiva.

Contagi in Lombardia

In Lombardia 1.687 contagi e 6 morti Su 14.577 tamponi eseguiti sono 1.687 i nuovi positivi al coronavirus in Lombardia, dove crescono di 3 i ricoverati nelle terapie intensive (totale 173) e si registrano 6 morti (totale 17.084 dall’inizio della pandemia). Questo è il quadro delineato oggi dal quotidiano bollettino sui dati epidemiologici regionali diffuso da Palazzo Lombardia, dove si precisa che la percentuale tra tamponi processati e nuovi contagiati sale all’11,5%.

Dall’analisi emergono 341 guariti/dimessi in più rispetto a ieri (totale complessivo: 86.738) mentre i ricoverati nei reparti non di terapia intensiva aumentano di 71 (totale 1.136). La provincia più colpita dal contagio resta quella di Milano, con 814 casi in 24 ore, di cui 436 nel capoluogo lombardo. Seguono quella di Monza Brianza con 265 casi e quella di Varese 206. Per quanto riguarda le altre province lombarde i numeri sono i seguenti: Pavia +70 casi, Cremona +50, Lodi +48, Brescia +39, Lecco +36, Como +31, Bergamo +23, Mantova +13, Sondrio +17.

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