Secondo i dati dell’operatore di rete tedesco Gascade, domenica il gasdotto Yamal-Europa che di solito fornisce gas russo all’Europa occidentale stava rimandando il carburante in Polonia per il sesto giorno consecutivo.
I dati hanno mostrato che i flussi al punto di misurazione di Mallnow sul confine tedesco-polacco stavano andando verso est in Polonia a un volume orario di quasi 1,2 milioni di chilowattora (kWh/h) domenica e si prevedeva che rimanessero a questi livelli durante il giorno.
Gascade è di proprietà di WIGA, una joint venture tra Gazprom e la compagnia petrolifera e del gas Wintershall DEA. Wintershall DEA è in comproprietà del gruppo chimico tedesco BASF e della russa LetterOne.
La Russia questa settimana ha affermato che l’inversione del flusso non è stata una mossa politica, sebbene coincida con l’aumento delle tensioni tra Mosca e l’Occidente sull’Ucraina e abbia spinto i prezzi del gas a livelli record.
Giovedì il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la Germania stava rivendendo il gas russo alla Polonia e all’Ucraina piuttosto che alleviare un mercato surriscaldato, dando la colpa dell’inversione e dell’aumento dei prezzi agli importatori di gas tedeschi.
I dati dell’operatore di gasdotti slovacco Eustream hanno mostrato che le nomine di capacità per i flussi di gas russo di domenica dall’Ucraina alla Slovacchia attraverso il punto di confine di Velke Kapusany sono state di 739.826 megawattora (MWh), leggermente in calo rispetto ai 747.031 MWh di sabato e al di sotto dei livelli delle ultime settimane.