5,5
milioni di italiani chiamati alle urne. Oggi, 26 gennaio 2020, si vota infatti per
eleggere il nuovo Presidente di Giunta insieme ai componenti delle assemblee
legislative per le regioni dell’Emilia Romagna e della Calabria.
La principale sfida è tra Lucia Borgonzoni, rappresentante del centrodestra ed esponente della Lega che sfiderà in Emilia Romagna il presidente uscente Stefano Bonaccini, che campeggia tra le file del centrosinistra. Gli altri candidati a carica di presidente sono Simone Benini del M5S, Marta Collot del “Potere al Popolo”, Laura Bergamini del Partito comunista, Stefano Lugli di “L’altra Emilia Romagna” e Domenico Battaglia di “Movimento 3V Vaccini Vogliamo Verità”.
In
Calabria la sfida è a quattro. Jole
Santelli per il centrodestra, Pippo
Callipo per il centrosinistra, Francesco
Aiello sostenuto da due liste, il Movimento 5 Stelle e “Calabria
Civica-Liberi di cambiare” e Carlo Tansi
per la coalizione civica “Tesoro Calabria”.
Ma cosa dicono i primi dati alle 12? In Emilia Romagna, l’affluenza è pari al 23%. Una percentuale alta se consideriamo che nella precedente consultazione elettorale la stessa, sempre alle ore 12, si attestava al 10,88%. In Calabria invece alle 12 è andato a votare il 10,48% degli elettori, circa +2% rispetto al 2014 dove invece l’affluenza era di 8,46%.
Alle
23:00 chiuderanno i seggi e comincerà lo spoglio e sarà solo allora che sapremo
i primi exit poll.
Ma quello su cui vogliamo fermarci a riflettere non è tanto su chi sarà il vincitore quanto piuttosto che proprio da chi risulterà il maggiore eletto dipenderanno le sorti del governo. È vero, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha più volte ribadito che se dovessero vincere i candidati del centrodestra questo non metterebbe in alcun pericolo l’attuale governo. Però, ahimè, bisogna fare anche un passo indietro e comprendere che il pensiero del popolo italiano è ben distante dalle preferenze espresse nel marzo del 2018, una data che sembra oramai lontana e che ad oggi vede moltissimi cambiamenti in campo politico ed elettorale.
E
allora dobbiamo domandarci cosa farà il centrosinisitra se perderà, così come
già accaduto in Umbria dove ha stravinto il centrodestra con la candidata della
Lega Donatella Tesei che ha raggiunto il 57,55 %.
Ma soprattutto, laddove ci fosse l’ennesima sconfitta della sinistra, la domanda è quale sarà il destino del governo Conte2, messo sempre più alle strette non solo da una opposizione agguerrita e ben determinata a mandare a casa l’attuale esecutivo ma anche da molti degli stessi parlamentari grillini che da maggioranza sono passati tra le fila dell’opposizione proprio perché completamente contrari e in disaccordo con i valori che propugnavano nel loro programma politico iniziale.
In attesa di conoscere il vincitore, noi di Alive seguiremo da vicino queste elezioni regionali che potrebbero cambiare le sorti politiche della nostra Italia insieme a tanti italiani, appassionati di politica, che avranno l’occasione di seguire da vicino lo spoglio e i primi risultati grazie alle diverse dirette che si susseguiranno in televisione e sul web a partire dalle 23:00.