Pochi lo ricorderanno ma nel 1976 a Seveso, a poco più di 20km da Milano vi fu una fuga di diossina in seguito ad un incendio ad un’industria chimica, l’ICMESA.
Il disastro fu epocale, le conseguenze per i danni provocati dall’inalazione delle sostanze tossiche furono diverse per la salute degli abitanti e per i neonati, per non parlare delle ripercussioni che si sono palesate sulle generazioni successive. Il disastro ambientale fu annoverato fra uno dei più devastanti in Europa, una direttiva della comunità che identifica gli impianti industriali a rischio prende proprio il nome dalla Città Lombarda.
A Ciampino l’incendio di una discarica costruita a ridosso della città ai confini della Capitale ha provocato un’analoga dispersione di diossina che sta obbligando i cittadini ad un esodo forzato e soprattutto mette a rischio, in assenza di una efficace bonifica, la salute degli abitanti, rischio per gli anziani, seria compromissione per fertilità e parti delle future generazioni esattamente come avvenne a Seveso.
Sono sempre più frequenti i disastri ambientali, c’è una sottovalutazione generale di quel che accade nel paese episodi derubricati ad un fatalistico: “E’ sempre accaduto”.
Questa é la ragione che ci convince che non debba più accadere ed essere coscienti di ciò che accade.