Dopo aver fatto una campagna elettorale contro i poveri, adesso, il governo Meloni passa ai fatti.
La strategia di questo Esecutivo di armaioli è togliere ai poveri per dare alle ricche aziende di armi; in parte straniere. Alla faccia del nazionalismo.
Ma sebbene l’inadeguatezza degli attori presenti sempre delle falle, la mission del governo non si ferma e fare “il conto della serva” aiuta a raccimolare qualche soldo da buttare in armamenti.
Infatti, dopo aver eliminato il Superbonus, è arrivato il turno del tanto odiato Reddito di Cittadinanza, strumento che è stato malvisto solo perché utilizzato male o boicottato.
Tuttavia il prossimo mese la vita di 169mila persone beneficiarie di reddito o pensione di cittadinanza cambierà con un click, stile Adam Sandler.
L’Inps infatti ha inviato il messaggio di sospensione del sussidio da agosto a tutte le persone povere che nei propri nuclei non hanno componenti disabili, minori, over 65 o persone in carico a servizi socio-sanitari, come prevede la nuova normativa che dichiara “occupabili” tutti gli altri poveri, escludendoli dall’Assegno di inclusione al via dal prossimo primo gennaio.
“Domanda di RDC sospesa come previsto dall’art. 13 del DL 48/2023 conv. Legge 85/2023. In attesa eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”.
Ma per tutti coloro che hanno voglia di lamentarsi e battere i pugni la scusa è già impacchettata. Non incazzatevi.
Il governo dei tormentoni dirà al solito che la coperta è corta e che non ci sono soldi per tutti, quindi, meglio regalarli ad industrie d’armi o ad imprenditori cialtroni stile Santanché che utilizzano il sistema come la loro vacca da mungere. Ed i poveri, nel frattempo, “zitti, zitti”.