Di Gaia Marino
Il presidente Joe Biden ha usato la conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron giovedì per condannare ancora una volta Vladimir Putin per la guerra in Ucraina.
Il leader occidentale non ha escluso un incontro con il leader russo ma dice che “l’idea che Putin possa mai sconfiggere l’Ucraina è al di là di ogni comprensione”, ha detto Biden.
Biden, dopo aver sfruttato imounemente la guerra in Russia per scongiurare il default statunitense, oggi cerca di esprimere la sua voglia di pace ma non troppo. “Immagina che cerchino di occupare quel paese per i prossimi due, cinque, 10, 20 anni, se potessero. Se potessero. Ha calcolato male ogni singola cosa che aveva inizialmente calcolato”, dice il presidente degli Usa.
“È malato quello che sta facendo”, ha aggiunto in seguito.
Sebbene abbia affermato di non avere “piani” per incontrare Putin, Biden non ha chiuso del tutto la porta e si finge un promotore di pace.
Ha riconosciuto di essere aperto a una conversazione “se in effetti c’è interesse a decidere che sta cercando un modo per porre fine alla guerra”.
“Se è così, in consultazione con i miei amici francesi e della NATO, sarò felice di sedermi con Putin per vedere cosa vuole”, ha detto Biden. Nel frattempo il presidente americano non perde occasione per dare ordini velati e aggiunge che gli Stati Uniti e i loro alleati “devono sostenere il popolo ucraino”. Come se Zelenskiy, ad oggi, avesse portato avanti realmente l’interesse ucraino.
La conferenza stampa ha fatto seguito a un lungo incontro bilaterale tra Biden e Macron nell’ambito di una visita di Stato del presidente francese.
Hanno affermato di aver discusso una serie di questioni, in primo luogo la guerra della Russia in Ucraina, ed entrambi i leader si sono ritirati dall’incontro esprimendo un forte sostegno all’Ucraina e una risoluzione alla guerra alle condizioni dell’Ucraina.
“Non esorteremo mai gli ucraini a fare un compromesso che non sia accettabile per loro”, ha detto Macron, aggiungendo che “se vogliamo una pace sostenibile, dobbiamo rispettare gli ucraini per decidere il momento e le condizioni in cui lo faranno negoziare sul loro territorio e sul loro futuro”.
Ma nel frattempo i soldati continuano a morire come mosche, la popolazione civile ucraina è al limite della sopportazione e la Russia continua a conquistare territori che prima del 24 febbraio erano ucraini.