I prestiti bancari alle imprese sono sempre meno. Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia sono scesi a dicembre dell’1,9% contro il -2% del mese precedente. I prestiti alle famiglie sono invece in aumento del 2,6 per cento sui dodici mesi (dal 2,3 di novembre). In deciso invece calo le sofferenze bancarie a dicembre a seguito delle operazioni di cartolarizzazioni avvenute a fine 2019.
Netto calo delle sofferenze bancarie a dicembre con un -17,3% sui dodici mesi (in novembre la riduzione era stata del 23,5%). È il dato di Bankitalia che emerge dal rapporto “Banche e moneta: serie nazionali”. Per via Nazionale, il calo risente di alcune operazioni di cartolarizzazioni avvenute nell’ultimo anno.
In dettaglio, le sofferenze lorde sono diminuite a 50,1 miliardi contro i 55,2 di novembre e i 55,9 di ottobre, mentre le nette sono calate a 27 miliardi contro i 29 di novembre.
Rallenta invece la crescita dei depositi bancari del settore privato, cresciuti del 5,3% sui dodici mesi rispetto al rialzo 7,6% registrato a novembre. La raccolta obbligazionaria è diminuita dell’1,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente contro un aumento del 2,3% in novembre.
Prosegue inoltre il calo dei prestiti bancari alle imprese che, secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, sono scesi a dicembre dell’1,9% contro il -2% del mese precedente: i prestiti alle famiglie hanno invece accelerato al 2,6% sui dodici mesi (dal 2,3% in novembre).
In leggera salita i tassi di interesse sui mutui alle famiglie, arrivati a dicembre all’1,78% (1,76% in novembre) per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie: quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si attestano al 7,60%.
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,37% (1,29% in novembre); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,85%, mentre quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati all’1,06%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere infine sono stati pari allo 0,37%.