Il giornalista Demetrio Volcic è scomparso a Gorizia all’età di 90 anni. E’ stato un volto storico della Rai, grande preparazione culturale e professionalità, brillante inviato dagli esteri, che ha saputo raccontare agli italiani il mondo oltre la cortina di ferro con le sue memorabili corrispondenze da Mosca e Praga e poi, ancora, da Vienna e Bonn.
Volcic era nato a Lubiana da padre triestino e madre goriziana. Durante il periodo fascista la sua famiglia si era trasferita in Slovenia e successivamente fece rientro in Italia alcuni anni più tardi.
Visse sulla sua pelle la realtà difficile piena di asperità di uomo “di confine” e Volcic abitò varie città tra cui Vienna e Parigi prediligendo il giornalismo dagli esteri.
Tra l’altro Volcic fu anche direttore del Tg1, senatore nei primi anni del 2000 eletto con il centrosinistra ed europarlamentare.
Si è dedicato anche all’attività di scrittore, pubblicando diversi libri di grande spessore, e proprio l’ultimo che era uscito nel 2021 e che era una somma di quanto scrisse precedentemente.
Volcic ha lasciato la moglie e un figlio che vivono attualmente a Mosca. “Ricordo triste. Ero un giovane studente, curioso di quel che succedeva a Mosca con la Perestrojka. Lo incontrai lì nei giorni in cui non si capiva ancora. Mi fece visitare i primi mercatini di jeans e dollari. Fu molto più utile di tanti discorsi ufficiali. Addio DemetrioVolcic”, lo ha ricordato in questo modo il segretario del Pd, Enrico Letta.
“Profonda tristezza per la scomparsa di Volcic, con lui se ne va un pezzo della nostra storia. Le sue opere e il suo stile gli hanno già assegnato il posto che merita: tra i grandi giornalisti italiani, tra gli intellettuali figli del nostro mondo plurale, tra gli uomini che col lavoro hanno dato orgoglio agli sloveni in Italia – ha detto la senatrice del Pd Tatjana Roic – Spirito europeo, osservatore e testimone dei grandi mutamenti del Vecchio continente, senatore ed europarlamentare stimato, abbiamo da poco salutato a Gorizia l’uscita del suo ultimo libro ed oggi prendiamo congedo dalla sua voce inconfondibile. Ci impegniamo a fare nostra la sua lezione di rigore e cordialità”.