Home Arte & Cultura Pillole Domenicali, le ultime novità in libreria: “Le Università nell’Italia Medievale di Paolo Rosso”

Pillole Domenicali, le ultime novità in libreria: “Le Università nell’Italia Medievale di Paolo Rosso”

by Redazione

Di Guglielmo Brighi

Le Università nell’Italia Medievale di Paolo Rosso, novità carocciana  tra le più stimolanti della stagione.

Diversificazione delle scienze, contaminazione tra cultura arabo-islamica e latina, apparati burocratici sempre più complessi nelle sfere legislative, amministrative e soprattutto fiscali dei comuni dell’alto medioevo.

Una urbanizzazione ormai robusta e consolidata, sono i fattori costitutivi della nascita universitaria europea.

Una incubazione graduale ma costante quello del fenomeno corporativo che individuerà con il termine ” universitas ” quella associazione a carattere paritario riconosciuta attraverso una registrazione, la ” matricula “.

Le prime in Italia sono Bologna e Salerno. Bologna per gli studi di diritto romano, Salerno per le scienze mediche.

Ad inizio del XII° secolo, si forma la costruzione dei rapporti associativi intorno alle figure del ” magister ” e del ” doctor “. Tutto in uno schema predisposto ed affinato nel corso dei secoli che deve trasmette i saperi vecchi e nuovi comunque dentro una cornice di riconosciuta gerarchia.

Il grande medievista Jacques Le Goff, volendo ripercorrere una genesi dell’intellettuale europeo, riconosce proprio nella figura del ” magister ” il consolidamento tra i centri del sapere e sul loro metodo di insegnamento.

Si noti il concetto di ” familia ” accademica, concetto impostato sulla relazione maestro-studente con quella di padre-figlio. Lo studente, per il suo magister, dovrebbe cercare sempre giustizia ed equità, distanziandosi invece da certi vizi della stessa vita universitaria. Un insegnamento questo che dovrebbe ancora oggi essere alla base di ogni seria considerazione non solo per gli ambiti accademici.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento