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Nuovo Decreto legge su blocco dei licenziamenti e proroga della cartelle esattoriali

by Rosario Sorace

Si preannuncia una nuova proroga del blocco dei licenziamenti solamente per le aziende che hanno usato di più la cassa Covid. E’ questa l’intenzione che sta prendendo piede nel governo; attuare questa misura per queste imprese.

Anche se i sindacati hanno sottolineato che una norma del genere sarebbe di difficile operatività perché rimarrebbero escluse tutte quelle imprese che lavorano a monte e a valle nella stessa filiera. Tra l’altro il blocco selettivo rischia di non essere approvato dal controllo eventuale di costituzionalità.

Adesso, questa ipotesi di intervento dovrebbe essere approvata prima dell’1 luglio, giorno in cui scadrà lo stop ai licenziamenti e per domani si attende un decreto ponte che prolungherebbe il blocco per alcuni settori quali il tessile e calzaturiero.

I sindacati comunque si battono affinché il governo abbandoni il criterio selettivo sostituito da un criterio oggettivo quale può essere per l’appunto l’incidenza della Cig Covid. Cosicché per le aziende interessate continuerebbe il blocco e la cassa Covid gratuita verrebbe prorogata di conseguenza.

E su questo tema con delicati risvolti sociali il ministro del lavoro, Andrea Orlando, dichiara: “Cerchiamo di capire esattamente dove si è usata più cassa, dove si è dovuto ricorrere di più agli ammortizzatori di carattere straordinario e sulla base di questi proviamo a costruire degli strumenti che tengono conto di questi dati”.

Si dovrà trovare nelle prossime ore una sintesi per raggiungere un’intesa sui nodi aperti, è stata composta una cabina di regia convocata da Mario Draghi, a cui sarà presente anche il Premier. Si dovrebbe fare un decreto con un finanziamento di 3-4 miliardi di fondi stanziati e che non sono spesi per i contributi a fondo perduto.

Tale decreto dovrebbe prevedere un nuovo rinvio delle cartelle esattoriali e un urgente intervento per i Comuni che sono a rischio default. Nel pacchetto lavoro ci dovranno essere anche i progetti di rinnovare la Cigs per le 85 aziende coinvolte nei tavoli di crisi aperti al Mise.

Mentre la vice ministro Laura Castelli preme per dare un ulteriore mese in più ai Comuni per approvare i regolamenti e le tariffe Tari, così che il termine passi dal 30 giugno al 31 luglio. Altresì è all’esame del governo anche l’eventuale rinvio dei termini per decidere i piani economico finanziari dei Comuni in dissesto.

Un’altra misura probabile è lo stop al pagamento della rata Imu di dicembre per i proprietari che subiscono gli effetti del blocco degli sfratti. Poi, nel Decreto Legge è atteso anche il rifinanziamento per circa 700 milioni della nuova Sabatini, gli incentivi per investimenti in innovazione per le imprese non erogati più dal 2 giugno scorso.

Per il fisco, come già detto, è previsto lo slittamento al 31 agosto della notifica delle cartelle esattoriali, che sono bloccate da marzo. Si sposterebbero a fine settembre anche i termini di ripresa dei pagamenti delle 16 rate fin qui sospese per chi in passato ha chiesto un piano di rateizzazione. Dopo la fine delle proroghe queste notifiche e versamenti andrebbero ripartiti nell’arco di due anni.

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