Home Senza categoria Non tutti i leghisti vengono per nuocere

Non tutti i leghisti vengono per nuocere

by Rosario Sorace

Non bisogna essere leghisti per apprezzare il lavoro svolto dal governatore Luca Zaia in Veneto, purtroppo, esattamente il contrario dei pasticci combinati dalla coppia Fontana e Gallera.

Il primo ha rivendicato una giusta ed equilibrata autonomia dal governo nazionale, operando al meglio senza situazioni incontrollate e agendo con equilibrio e responsabilità. Mentre il duo lombardo era più impegnato a polemizzare con Conte e l’esecutivo, confezionando decisioni assai discutibili come non aver provveduto a dichiarare zone rosse i comuni di Almo e Nembro, oppure emanare la delibera dell’8 marzo in cui si trasferivano malati covid 19 nelle rsa. Il tutto è all’esame delle inchieste dell’autorità giudiziaria.

Ora Zaia, dopo aver “tamponato” il virus nella sua regione, nel preparare la fase due avverte con grande schiettezza e lealtà: “Lo dico subito e in maniera trasparente: stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere”. Lo ha dichiarato ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia, in linea con le cose dette dal governo, e così dice :”Non ci sono alternative non vorrei che qualcuno si faccia l’idea che è tutto finito. E’ possibile affrontare la riapertura, ma investiamo sulla messa in sicurezza dei cittadini, e soprattutto la mascherina è imprescindibile – ha aggiunto il governatore – perché metti in sicurezza la tua salute, metti in sicurezza la salute degli altri, e se non te la metti avremo ricadute e dovremo riprendere in mano le chiusure”.

Naturalmente saranno obbligatori i tamponi per chi si ricovera o deve programmare un intervento chirurgico, mentre visite solo a una persona per volta e mantenimento del pre-triage al pronto soccorso. Sono queste le linee principali del nuovo piano sanitario, approvato dal Comitato Tecnico Scientifico regionale, per gli ospedali non-Covid in Veneto, che entrerà in vigore a partire dal 4 maggio.

Ma la strategia dei tamponi a tappeto suggerita dal prof. Andrea Grisanti proseguirà e su questo tema ha detto: “Abbiamo un piano di rafforzamento che per la fine dell’estate ci porterà a fare 30 mila tamponi al giorno. Se ci riusciamo andiamo anche oltre i 30 mila, avremo alcune sorprese”.

Si avrà una massiccia azione di screening. E il governatore ha anche puntualizzato “è previsto che nel giro di 15-20 giorni vi sia un ripasso per tutti gli ospedali e le case di risposo, in alcune purtroppo la raccolta di positivi non è cessata. Il tampone ‘becca’ la positività già al sesto-settimo giorno, il test rapido dall’11/o giorno”.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento