Il bilancio delle vittime dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza assediata sale a 256, hanno detto funzionari sanitari.
Più di 1.799 soni invece i feriti. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che gli attacchi israeliani hanno raso al suolo case in diverse città dell’enclave, da Rafah nel sud a Beit Hanoun nel nord.
La situazione è assai pericolosa e se il gruppo armato libanese Hezbollah finisse per unirsi all’escalation in corso, allora Israele potrebbe ritrovarsi ad affrontare una crisi su più fronti.
Israele potrebbe dover affrontare combattimenti su due fronti e forse tre, se la Cisgiordania occupata dovesse entrare in gioco.
Intanto, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) terrà consultazioni di emergenza a porte chiuse sulla crescente violenza in Israele e nei Territori palestinesi occupati.
L’incontro è stato convocato per la prima volta dall’attuale membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Malta, con il sostegno degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e del Brasile. I 15 attuali membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite parteciperanno alle consultazioni presso la sede delle Nazioni Unite a New York alle 15:00 di domenica.
Si prevede, anche se non ancora ufficialmente confermato, che il consiglio sarà informato dal Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland.
Netanyahu mette in guardia: “La guerra sarà lunga e difficile”
Il primo ministro israeliano ha affermato che il suo Paese “sta intraprendendo una guerra lunga e difficile” contro Hamas.
Non tenendo conto delle tribolazioni nei confronti del popolo palestinese e ignorando in maniera evidente i campi di concentramento costruiti per palestinesi, il presidente più fascista della storia di Israele dice che “la guerra ci è stata imposta da un attacco omicida di Hamas”. L’offensiva è iniziata e “continuerà senza riserve e senza tregua – finché gli obiettivi non saranno raggiunti”.
Ha aggiunto: “Ripristineremo la sicurezza per i cittadini di Israele e vinceremo”.
Nel frattempo 2,3 milioni di palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza assediata hanno trascorso la notte nel terrore e nell’oscurità mentre Israele intensificava gli attacchi aerei e tagliava l’elettricità all’enclave costiera.
Gli attacchi israeliani hanno raso al suolo edifici residenziali con gigantesche esplosioni, tra cui un grattacielo di 14 piani che ospitava dozzine di appartamenti e uffici di Hamas nel centro di Gaza City. Secondo l’agenzia di stampa Associated Press, anche un edificio di cinque piani a Gaza City è stato ridotto in cenere.