Sono anni che il vicepremier ci ammorba e ci tedia con le sue ‘retorichette’ da social senza né capo né coda, e ora che qualcuno gli consigli di stare zitto.
Le arringhe alla “cotica e fascioli” del Carroccio sono giornaliere e il modus operandi è sempre lo stesso, letale e giustizialista con il nemico e garantista e ‘giustificazionista’ nei confronti degli amichetti.
Dalla castrazione chimica, alla crisi climatica, passando per l’incidente di Mestre e finendo per condannare una giudice per essere andata a reclamare in piazza un diritto che a suo parere andava difeso, Salvini “The Shamless” non ne azzecca una.
Incominciando dalla castrazione chimica, si parla di una soluzione fasulla ad un problema culturale che, con l’avanzare di personaggi come il Carroccio, Meloni, Fontana (presidente della Camera), Bandecchi e Vannacci si accentua sempre di più; grazie alla loro ignoranza industriale.
Ma Salvini ha fatto di più, data la sua poca conoscenza praticamente su tutto, ha anche sparato a caso sulla scienza e, vedendo l’alternarsi delle stagioni, ha pensato bene che il riscaldamento globale fosse un evento ciclico, come se l’uomo non stesse evidentemente compromettendo gli equilibri naturali del nostro ecosistema.
Ma la figuraccia per Salvini è sempre su misura e parlando male dell’elettrico, facendo riferimento all’incidente di Mestre avvenuto proprio su un bus alimentato ad elettricità, involontariamente ha messo ancor più in evidenza la cattiva gestione delle infrastrutture italiane e i ritardi sul P.N.R.R. dovuti ai vari Napoleon che ci sono al governo.
Tuttavia per il Carroccio non è mai l’ora di chiudere bocca e farsi un esame di coscienza e, per riuscire a svincolare lui e il governo dalla debacle avvenuta sulla questione migranti, si inventa un processo farsa contro una giudice che non ha emesso una sentenza a lui gradita.
Unico errore fatale per la giudice è stato quello di non essersi allineata alla linea del governo. Uno scandalo per un Paese garantista e liberale.
Ma cari italiani non preoccupatevi, se la linea assunta dal governo è lo specchio delle figure di melma alla Matteo Salvini per l’Italia il futuro è già scritto e non avrà di certo un buon odore.