Home In evidenza Mattarella zittisce i bellicisti: “L’Italia ripudia la guerra. Incoraggiare tutte le possibilità di negoziato”

Mattarella zittisce i bellicisti: “L’Italia ripudia la guerra. Incoraggiare tutte le possibilità di negoziato”

by Romano Franco

Dopo il tourbillon isterico e la terribile piega bellicistica che ha preso il sopravvento nel Paese ecco che finalmente si scorge un barlume di speranza.

Ad uscire dal tunnel guerrafondaio è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che esattamente ventiquattr’ore dopo che Lavrov, Johnson e Zelensky hanno invocato il rischio di una terza guerra mondiale, è intervenuto al Consiglio d’Europa con un discorso inevitabilmente incentrato sul conflitto in Ucraina.

Il presidente, con un passato da uomo delle istituzioni e garantista nei confronti della Costituzione, si era lasciato coinvolgere anche lui nell’aspirale d’odio folle che prevede una risposta altrettanto violenta come unica soluzione per mettere fine alle ostilità.

Mattarella nel discorso del 25 aprile aveva detto che la pace fu conquistata con le armi e aveva fatto intendere che potesse essere l’unica risposta possibile all’invasione russa.

Ma nonostante l’esaltazione in Pompa magna dei quotidiani al discorso del Presidente ecco che arriva una doccia fredda che aggiusta il tiro dallo stesso presidente della Repubblica.

Ieri infatti Mattarella ha chiarito come la Russia abbia “scelto di collocarsi al di fuori delle regole” ma ha ribadito l’importanza dei segnali di “distensione” per “interrompere le ostilità” e per il “ripudio della guerra”.

La frase choc del presidente parla di “distensione: per interrompere le ostilità. Ripudio della guerra: per tornare allo statu quo ante. Coesistenza pacifica, tra i popoli e tra gli Stati. Democrazia come condizione per il rispetto della dignità di ciascuno.

Il Presidente della Repubblica ha auspicato “una sede internazionale che rinnovi radici alla pace, che restituisca dignità a un quadro di sicurezza e di cooperazione, sull’esempio di quella Conferenza di Helsinki che portò, nel 1975, a un atto finale foriero di positivi sviluppi”.

Il presidente ribadisce il fatto che l’Europa sia “sconvolta dalla guerra” e ricorda che “nessun equivoco, nessuna incertezza è possibile”, rimarcando l’errore della Russia che “ha scelto di collocarsi fuori delle regole a cui aveva liberamente aderito, contribuendo ad applicarle” per questo applaude l’esclusione di Putin dal Consiglio d’Europa precisando che il popolo russo non abbia colpe in tutto ciò.

La sua cultura fa parte del patrimonio europeo e si cerca di tenerla all’oscuro rispetto a quanto stia realmente avvenendo in Ucraina.

Mattarella è convinto che “occorre sostenere e incoraggiare tutte le possibilità di negoziato sperando che si aprano anche se ciò finora non è avvenuto”, con una trattativa portata avanti “nel rispetto della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina” perché “non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli”.

“La ferma e attiva solidarietà nei confronti del popolo ucraino e l’appello al Governo della Federazione Russa perché sappia fermarsi, ritirare le proprie truppe, contribuire alla ricostruzione di una terra che ha devastato, è conseguenza di queste semplici considerazioni”, ha aggiunto Mattarella, che ha poi lanciato un appello alla comunità internazionale per “ottenere il cessate il fuoco e ripartire con la costruzione di un quadro globale e rispetto condiviso che conduca alla pace”.

Il Presidente ribadisce il concetto che la guerra “è un mostro vorace” e “mai sazio e che la “tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell’avventura bellicista intrapresa”.

Di fronte alla devastazione, spiega il Presidente “dobbiamo saper opporre a tutto questo la decisa volontà della pace. Diversamente ne saremo travolti”.

Ora che la ragione pian piano sta prendendo forma tra le istituzioni più importanti ecco che si scorge un piccolo barlume di speranza per la pace.

Difficile non concordare l’approccio politico del presidente Mattarella che checché se ne dica rappresenta esattamente il volere, non solo della stragrande maggioranza degli italiani, ma, di gran parte della popolazione mondiale. Avanti Presidente, così si fa!

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