Dopo il tourbillon isterico e la terribile piega bellicistica che ha preso il sopravvento nel Paese ecco che finalmente si scorge un barlume di speranza.
Ad uscire dal tunnel guerrafondaio è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che esattamente ventiquattr’ore dopo che Lavrov, Johnson e Zelensky hanno invocato il rischio di una terza guerra mondiale, è intervenuto al Consiglio d’Europa con un discorso inevitabilmente incentrato sul conflitto in Ucraina.
Il presidente, con un passato da uomo delle istituzioni e garantista nei confronti della Costituzione, si era lasciato coinvolgere anche lui nell’aspirale d’odio folle che prevede una risposta altrettanto violenta come unica soluzione per mettere fine alle ostilità.
Mattarella nel discorso del 25 aprile aveva detto che la pace fu conquistata con le armi e aveva fatto intendere che potesse essere l’unica risposta possibile all’invasione russa.
Ma nonostante l’esaltazione in Pompa magna dei quotidiani al discorso del Presidente ecco che arriva una doccia fredda che aggiusta il tiro dallo stesso presidente della Repubblica.