Home Economia Manovra redatta con i piedi e buco da 15 miliardi: Il governo dei superficiali colpisce ancora

Manovra redatta con i piedi e buco da 15 miliardi: Il governo dei superficiali colpisce ancora

by Romano Franco

Ad un mese dall’inizio del governo Meloni la bocciatura pare evidente.

La debacle del nuovo esecutivo non è determinata solo dalla lite di propaganda con i francesi o dalle leggi liberticide contro i raduni, ma, oggi, il vero problema di Meloni riguarda le coperture della manovra presa in carico dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Si perché, cari italiani, il governo dei superficiali ha fatto un disastro coi conti. Nelle tabelle del Documento programmatico di bilancio, inviato a Bruxelles, oltre ai 20 miliardi di deficit sono le pensioni la principale voce di copertura esplicitata nel testo, il resto viene redatto con un pressapochismo improvvisato che lascia tutto nelle mani dell’immaginario collettivo.

Il pacchetto prevede un risparmio di circa 1,6 miliardi l’anno prossimo. Dal reddito arrivano circa 730 milioni e il taglio del Superbonus vale poco meno di 300 milioni.

Ma, oltre a questo, nei conti mancano diverse coperture per un totale di 15 miliardi di euro.

Il Mef, per colmare la mancanza, ha scritto in fretta e furia nel documento le soluzioni che ha denominato “altre entrate/coperture”, per 6 miliardi, ed “altre spese/coperture”, per 9 miliardi; senza però specificare da dove provengano questi ingenti capitali.

Dalla rivalutazione di beni e partecipazioni aziendali dovrebbe derivare, stando alle stime fornite dal Mef, poco più di 1 miliardo di euro. Ma anche qui non viene specificato molto.

Tuttavia alle grandi voci segnalate – stretta al reddito, previdenza -, da quel che se ne deduce dalla bozza circolata, si affiancano una serie di micro-tasse che si ipotizza contribuiranno a coprire le voci di spesa.

I rincari delle sigarette tradizionali (circa 20 centesimi a pacchetto), delle e-cig e del tabacco riscaldato potrebbero garantire un incasso di circa 140 milioni di euro.

Sulla proroga delle concessioni dei giochi online sarà prevista una tantum del 15%. L’operazione di emersione delle criptovalute, fondamentalmente equiparate alle attività finanziarie detenute all’estero, comporta l’applicazione dal primo gennaio di una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi del 14% e un’imposta di bollo al 2 per mille. Per chi finora non ha mai dichiarato è inoltre prevista una regolarizzazione delle attività detenute a tutto il 2021.

I soggetti che non hanno realizzato redditi nel periodo considerato potranno sanare la loro posizione indicando le attività detenute per ciascun anno e versando una sanzione ridotta dello 0,5% del valore delle attività.

Nel caso invece siano stati realizzati dei guadagni, l’imposta sostituiva sale al 3,5% del valore con una ulteriore maggiorazione dello 0,5% per ciascun anno.

Insomma più che una manovra, il Mef ha fatto un tema libero. E’ difficile da comprendere un Dpb nella quale ci siano 16 miliardi di coperture sotto la voce ‘altro’.

Che dietro l’incognita ci siano nuovi tagli di spesa e nuove tasse non meglio specificate? Ai posteri l’ardua sentenza.

Tuttavia, non quadrando i conti, il governo ha fatto il dietrofront sulla tanto decantata Opzione donna. Infatti, sembra destinata a saltare la modifica introdotta dal governo in Manovra che dava la possibilità ad una donna di aver diritto ad un pensionamento anticipato in base al numero dei figli.

Un passo indietro che potrebbe essere stato dettato dai rischi di incostituzionalità (sollevati da giuristi esperti in materia) e che si va ad aggiungere alle perplessità sulle coperture. Insomma, la manovra è stata redatta con i piedi e, per l’ennesima volta, questo governo ha dato prova di essere incompetente e molto superficiale.

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