Home Attualità Le Mamme e il mondo Lavoro

Le Mamme e il mondo Lavoro

by Freelance

Di Andrea Turci

Una Mamma Lavoratrice con figli piccoli spera nell’azienda in cui lavora, di poter ottenere il part- time per conciliare vita-lavoro.

Non è facile per una lavoratrice essere una madre presente con i propri figli, soprattutto in tenera età dove i bambini hanno un bisogno costante di essere accompagnati nel percorso di crescita.

Il più delle volte si alza presto al mattino e va a lavorare, si affaccia nella cameretta, vede i suoi figli dormire. Con gli occhi pieni di lacrime si sente in colpa, perché non potrà accompagnare i suoi bambini a scuola e salutarli al cancello, come ogni mamma e come ogni bambino ne abbia diritto.

Quella madre sa che nemmeno all’uscita può esserci, i suoi orari di lavoro non lo permettono. È costretta, il più delle volte ad affidare i suoi piccoli ad un’estranea e si deve fidare perché non ci sono altre soluzioni. Per una mamma questa è una scelta durissima che crea ansia e stress.

Lei sa che al risveglio quei bambini sentiranno fortemente la sua mancanza che il più delle volte li rende bambini silenziosi e isolati.

Col tempo la mancanza diventa più forte, iniziano i malesseri in questi piccoli eroi. Quando torni dal lavoro si attaccano alla mamma con la speranza che non vada più via. Una madre porta dentro di sé un senso di colpa talmente grande da non poter garantire ai figli una presenza continua.

La sua sofferenza non può essere descritta, ma neanche compresa da chi potrebbe rendere le cose più facili per queste donne, ma, soprattutto a questi piccoli uomini coraggiosi.

Quel dolore non passerà mai, nemmeno quando i suoi figli saranno cresciuti. Queste madri porteranno sempre dentro di loro il dolore per le volte che non sono potute essere presenti nella quotidianità dei loro piccoli eroi.

Molte Mamme scelgono di lasciare il lavoro ma chi non può é costretta a vivere anni di sacrifici e di rimorsi. Nonostante le Mamme lavoratrici siano ottime lavoratrici e ottengano grandi risultati, sono sempre svantaggiate a confronto delle colleghe senza figli.

Per contrastare questa ingiustizia bisogna cambiare le logiche culturali nel mondo del lavoro. Ci sono alcune cose che si potrebbero fare, per esempio spingere il datore di lavoro a dare più flessibilità a tutti i suoi dipendenti. Le ricerche dicono che la flessibilità rende i lavoratori più felici e soddisfatti.

Le Mamme lavoratrici sono una grande risorsa per un’azienda e basterebbe un po’ di riorganizzazione nella flessibilità degli orari di lavoro.

Da ultimo, teniamo presente che un solo contratto “part-time” fa felici QUATTRO persone:

  • una madre che può dedicare più tempo a suo figlio, che è la cosa che certamente desidera di più,
  • un figlio/a che può stare con sua madre, che per lui è la persona più importante in assoluto,
  • una disoccupata che potrebbe essere assunta, per coprire lo spazio lasciato libero dalla riduzione dell’orario di lavoro della lavoratrice madre.
  • un marito, che rientrando trova a casa una moglie più serena, priva di frustrazione per non essersi dovuta licenziare per potere stare un po’ con suo figlio, né sovraffaticata, perché lavorare 8 ore e poi arrivare di corsa a casa e ricominciare è oltremodo stancante.

Pertanto sollecitiamo gli imprenditori e le imprenditrici (spesso mamme a loro volta), i dirigenti, sia privati che pubblici, sensibili al problema di cui sopra, a favorire e mettere in atto una seria politica aziendale di concessione dell’orario PART-TIME o di concedere una flessibilità nell’orario di lavoro per le loro “lavoratrici madri” che ne fanno richiesta.

Questo rappresenterebbe una prima applicazione concreta del concetto di Responsabilità sociale degli imprenditori (o – CSR – Corporate Social Responsability, come si usa dire oggi).

Potrebbe interessarti

Lascia un commento