Home Senza categoria Il magistrato Guido Galli: storia di un crociato morto per la libertà

Il magistrato Guido Galli: storia di un crociato morto per la libertà

by Rosario Sorace

Bergamo sta vivendo un dramma nella tragedia collettiva di un’Italia in preda alla paura e al terrore di un contagio che stenta a fermarsi.

Allora è giusto ricordare in questi giorni uno dei suoi figli più illustri, il magistrato Guido Galli, nato a Bergamo il 28 Giugno del 1932, ucciso a Milano il 19 marzo 1980 dall’organizzazione terroristica di Prima Linea durante il periodo drammatico degli anni di piombo. Fu, non solo, un magistrato zelante e preparato ma un brillante docente di criminologia, assassinato dal gruppo armato di estrema sinistra poiché fu lui a concludere la prima maxi-inchiesta partita nel settembre del 1978 dopo l’arresto di Corrado Alunni e il ritrovamento del covo di via Negroli, a Milano. Fu colpito prima alla schiena e infine sulla nuca, da un commando di tre uomini, fuori dall’Università di Milano.

Le  due figlie Alessandra e Carla hanno intrapreso anch’esse la carriera in magistratura e tengono vivo il ricordo di questo martire della violenza di quel periodo buio.

Mi è sembrato giusto rievocarne la memoria che, come affermava Leonardo Sciascia, deve avere un futuro poiché è un figlio di quella terra che gli ha dato i natali e che lui amava. Ma soprattutto perché dimostrò un coraggio degno di ammirazione e un alto senso del dovere, come tanti uomini che in quegli anni persero la vita, facendo crociate, per  combattere il nichilismo di demoni che avevano perso il senso di umanità e che volevano cancellare le nostre libertà democratiche.

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