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Il governo Draghi blocca la spedizione del vaccino AstraZeneca in Australia

by Freelance

Di Fabiana Mitti

L’Italia blocca l’invio di 250mila dosi del vaccino AstraZeneca destinate all’Australia. A riportare la notizia è il Financial Times. Dopo aver inviato la notifica del blocco a Bruxelles, in virtù delle leggi sulla trasparenza delle esportazioni di vaccini anti-Covid al di fuori dell’Unione, sono state bloccate le dosi.

E così, per la prima volta, viene applicato il dispositivo previsto dal nuovo regime di controllo Ue, creato dopo la decisione di AstraZeneca di tagliare le forniture concordate all’Europa nel primo trimestre.

Si pensava già da tempo che una parte della produzione di vaccini destinati all’Ue venisse dirottata in altri Paesi. Così, Roma ha deciso di bloccare l’export delle dosi vista la carenza di vaccini in Europa e in Italia, i ritardi nelle forniture di Astrazeneca e l’elevato numero di dosi da esportare rispetto a quelle fornite al nostro Paese e all’Ue.

Infatti, proprio nell’ultimo vertice europeo, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva insistito sul blocco delle esportazioni fuori dall’Ue per le aziende che non rispettano i contratti siglati con l’Unione. Si tratta della prima vera grande vittoria di Draghi e del suo esecutivo. Però, adesso, per colpa di una casa farmaceutica senza scrupoli, l’Italia rischia di incrinare i rapporti con l’Australia.

Ma, il portavoce del ministro della Salute australiano ha riferito che la spedizione del vaccino AstraZeneca dall’Italia “non era prevista nel nostro piano di distribuzione per le prossime settimane”. Il divieto di esportazione dell’Italia è stato attribuito alla carenza di vaccini nell’Europa colpita dal virus e alla mancanza di un bisogno urgente nell’Australia relativamente libera dal virus.

 

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