Di Ginevra Lestingi
Papa Francesco ha lasciato Roma venerdì per iniziare un viaggio di quattro giorni in Iraq, il suo viaggio all’estero più rischioso dalla sua nomina, avvenuta nel 2012. E’ la prima visita di un pontefice nel Paese.
Un aereo Alitalia che trasportava il papa, il suo entourage, uomini della sicurezza e circa 75 giornalisti, è partito dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, Fiumicino, per il volo di 4 ore e mezzo verso la capitale irachena, Baghdad.
L’Iraq sta dispiegando migliaia di addetti alla sicurezza aggiuntivi per proteggere Francesco durante la visita, che arriva dopo che un’ondata di missili e attentati suicidi che ha sollevato timori per la sicurezza del leader cattolico.
Mercoledì mattina, 10 razzi sono atterrati su una base aerea che ospita forze statunitensi, della coalizione e irachene. Ore dopo quell’attacco, il papa ha ribadito che sarebbe andato in Iraq.
L’84enne visiterà quattro città, tra cui l’ex roccaforte dello Stato Islamico di Mosul, dove chiese e altri edifici portano ancora i segni del conflitto.
Francesco visiterà anche Ur, città natale del profeta Abramo, venerato da cristiani, musulmani ed ebrei, e incontrerà il principale religioso musulmano sciita iracheno, il grande ayatollah Ali al-Sistani di 90 anni.
Prima di lasciare il Vaticano il Papa ha incontrato 12 profughi iracheni che risiedono in Italia. Il viaggio è il 33esimo del papa fuori dall’Italia. Lunedì mattina dovrebbe rientrare a Roma.