Home Attualità I seguaci di Bannon dovranno lasciare l’abbazia di Trisulti

I seguaci di Bannon dovranno lasciare l’abbazia di Trisulti

by Rosario Sorace

Tra le pieghe delle notizie quotidiane si apprende che il Consiglio di stato ha deciso che i sovranisti legati a Bannon dovranno lasciare l’abbazia di Trisulti.

A darne notizia è Nicola Fratoianni, Segretario di Sinistra Italiana, che non nasconde la sua soddisfazione per una battaglia durata anni: «Non diventerà a questo punto la scuola dei sovranisti de noialtri, vadano in un resort di Trump». Vi era pendente un ricorso del Ministero della Cultura contro l’associazione Dignitatis Humanae Institute, composta da seguaci di Bannon, che aveva chiesto la concessione in modo da avviare un istituto di formazione.

Infatti nel 2018, Benjamin Harnwell, che è un 43enne seguace di Bannon nonché uno dei più stretti alleati in Europa, avendo ottenuto in concessione l’edificio nel 2017, aveva poi deciso di trasformare il monastero in una «scuola di gladiatori per guerrieri della cultura».

Questo progetto di Harnwell doveva servire a formare una generazione di leader reazionari e oscurantisti che avrebbero dovuto occupare posti di primo piano in Europa e a Washington, «aiutando così ad assicurare che la versione di rivolta di Bannon possa durare per decenni».

Il ministero dei Beni Culturali si è opposto a questa idea e aveva deciso di revocare la concessione poiché l’associazione era nata solo dopo la partecipazione al bando e poi scoprendo che la fideiussione addotta era falsa. Però quando era stata revocata la concessione l’associazione aveva fatto ricorso e in un primo tempo aveva avuto ragione.

Adesso però il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione. E’ stata soprattutto Sinistra Italiana che sin dal 2018 ha continuato a chiedere conto al governo sulla certosa e Fratoianni dice che: «Grazie a coloro che non si sono arresi in questi anni, al cui fianco abbiamo combattuto in questi anni, in parlamento e nelle strade di fronte ad un’associazione che non aveva i requisiti per poter prendere possesso di un tale bene. Sono loro che oggi vincono questa battaglia riaffermando la centralità del bene comune e della legalità» e conclude «mi aspetto che si faccia luce sui troppi aspetti oscuri della vicenda. Intanto festeggiamo».


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