La risiera di San Sabba è stato un lager nazifascista che ha cominciato ad operare il 4 aprile 1944, situato nella città di Trieste, veniva utilizzato all’inizio come campo di detenzione verso la Germania, per il transito o l’uccisione di un gran numero di detenuti che erano, soprattutto, in prevalenza prigionieri politici o ebrei.
Le vittime non sono state mai accertate nel numero esatto ma si stima che siano state tra 3000 e 5000 anche sulla base delle testimonianze che sono state successivamente riferite.
I reduci hanno raccontato che i detenuti venivano fucilati e giustiziati con un colpo di mazza alla nuca o fucilati, oppure impiccati o avvelenati con i gas di scarico di furgoni appositamente attrezzati.
A causa di queste uccisioni, la risiera di San Sabba, è stata definita “Campo di sterminio” anche perché nel lager vi era un forno crematorio che veniva utilizzato per bruciare i cadaveri. Poi i nazisti in fuga hanno fatto saltare in aria con cariche esplosive il forno crematorio e parte del lager nel tentativo di cancellare le atrocità commesse.
Nonostante tutto ciò, oggi, la risiera è divenuta un museo e nel 1965 è stata dichiarata monumento nazionale per tenere desta la memoria su questa pagina di storia terribile e vergognosa del nazifascismo.