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Giulietto Chiesa si è spento all’età di 79 anni

by Rosario Sorace

Scompare Giulietto Chiesa, aveva 79 anni. È stato un giornalista di lungo corso ed ha, anche, ricoperto cariche politiche.

Era nato ad Acqui Terme nel 1940 e, sin da giovane, si era impegnato nell’Unione Goliardica Italiana, di cui è stato vice presidente nazionale. Divenne dirigente nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana e, poi, del Partito Comunista Italiano.

É stato capogruppo per il PCI nel Consiglio Provinciale di Genova dal 1975 al 1979, sempre posizioni filo-sovietiche. Chiesa ha la passione per il giornalismo ed, entra all’Unita, che lo invia a Mosca per le Olimpiadi 1980. Qui, a contatto con questa realtà, Chiesa cambia idea sul regime sovietico al punto di raccontare nei suoi articoli con crudezza e realismo la dura vita dei russi.

Così l’Agenzia sovietica TASS ne chiede la rimozione, che, Enrico Berlinguer rifiuta. Chiesa si stabilisce a Mosca e nel giro di poco tempo impara lingua russa. Diventa così uno dei più stimati “cremlinologi” degli anni della glasnost’ e perestrojka di Michail Gorbačëv. Si lega anche ai più importanti dissidenti, poi, riabilitati dall’Urss come Roj Medvedev e Lev Karpinskij. Chiesa scrive anche per un anno per La Stampa. Ha lavorato per numerose testate e riviste tra cui, appunto, La Stampa, Galatea, MicroMega, Il manifesto.

Ha scritto svariati libri sull’Unione Sovietica e sulla Russia, con un taglio che varia tra la storia, la cronaca e il reportage, in cui Giulietto Chiesa, oltre a scrivere sugli orrori e errori del comunismo, sulla violazione dei diritti umani, approfondisce anche i temi della globalizzazione economica, politica e militare.

Si sofferma sul ruolo dei mass media e dell’informazione nella modernità del mondo che muta pelle. Scrisse anche sui gravi fatti del G8-Genova con una cronaca dettagliata dei drammatici avvenimenti del luglio 2001. Le sue opere sono state molto apprezzate e lette come veri e propri bestseller della saggistica italiana e all’estero. Ha dedicato tutta la vita al giornalismo ed è stato anche inviato per il Tg5, il Tg1 e il Tg3.

Nel 2003 è stato eletto al Parlamento Europeo e in un seminario a Catania, proprio in quegli anni, sono riuscito a conoscerlo. Ricordo bene la sua eccezionale preparazione e profonda conoscenza della politica estera e, naturalmente, del mondo russo. Mi colpi la sua passione e la sua sensibilità nel descrivere gli orrori della guerra e i crimini dei regimi totalitari che ne hanno fatto un testimone unico e obiettivo.

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