Home Attualità Giorgia Meloni: Una “vittima” che non fa pena

Giorgia Meloni: Una “vittima” che non fa pena

by Romano Franco

Il governo Meloni è sulla via “dell’aborto” e, nel frattempo, la leader di Fratelli d’Italia strumentalizza lo scenario mediatico distogliendo l’attenzione dalla sua scarsa prestazione di leadership per scagliarsi pesantemente contro il nemico.

“Le prime parole di Ignazio La Russa come Presidente del Senato sono state quelle di un uomo che conosce bene il peso delle Istituzioni e che farà di tutto per rappresentare con imparzialità e autorevolezza la seconda carica dello Stato. Eppure diversi esponenti politici hanno deciso di renderlo un bersaglio, come persona e per le sue idee, rinfocolando un clima d’odio, già ben alimentato durante una campagna elettorale costruita sulla demonizzazione dell’avversario politico”, dice la “futura” premier.

“E così – prosegue Meloni – accade che in una sede di Fratelli d’Italia compaia una scritta contro di lui, firmata con la stella a 5 punte, chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere. Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno. Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull’odio ideologico, perché l’Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme”.

Quanto possa essere rivoluzionario l’apporto di un uomo che è in quei palazzi da più di 30 anni rimane un mistero, visto che durante le sedute, già da vice presidente, La Russa si era distinto solamente per aver presieduto il Senato mentre leggeva la Gazzetta dello Sport; un segno evidente della virtù e della serietà del neo Presidente.

La leader di Fratelli d’Italia, oggi, denuncia fortemente i comportamenti dell’opposizione che hanno condannato la scelta di mettere una persona che si autodefinisce “un erede del duce” a presiedere il Senato e un presidente della Camera che è da sempre in prima fila contro aborto, unioni civili e matrimoni tra omosessuali.

Meloni oggi accusa: “Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino. Affermare all’estero che l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente ‘logica perversa’ e ‘incendiaria’ e che la scelta dei parlamentari italiani confermi ‘le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa’ è scandaloso e rappresenta un danno per l’Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta si scusi immediatamente”.

La leader di Fratelli d’Italia però non rammenta di quando dava a Conte del Criminale, durante la pandemia, e quando i suoi fedelissimi facevano fotomontaggi dell’ex premier in manette.

Quindi, scusatemi tanto se oggi non provo pena per Giorgia Meloni. Il fardello più grande è, ancora una volta, dei cittadini italiani che hanno votato per l’ennesimo candidato colmo di inettitudine e vuote ciance credendo di riempirsi la pancia.

C’è molto da contestare di Giorgia Meloni. Ma ora che è lei a stare dall’altra parte, pare che fare critiche sia diventato un peccato mortale; cari italiani. Tanto da richiedere scuse in carta bollata.

Ma si sa, la Meloni ha la memoria corta. Infatti, dopo essersi presentata come una rivoluzionaria antisistema, in pochissimo tempo, è già diventata una persona dell’establishment a favore del capitalismo finanziario più selvaggio.

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