Mentre l’Italia e l’Europa affrontano una crisi degradante e distruttiva sul piano economico e sociale, da oltreoceano scatenano il loro moralismo nei confronti degli Alleati criticandoli per il passo “troppo lento” con cui stanno inviando aiuti finanziari a Kiev.
La guerra in corso in Ucraina, volente o nolente, ha creato una situazione economica europea che viaggia sull’orlo del baratro e i principali benefattori di questa crisi sono proprio gli Usa che, grazie all’allontanamento della Russia e alla paura che i giornali diffondono sullo zar, stanno rinvigorendo la loro economia sulle spalle malconce degli alleati.
Anche se in molti lo hanno dimenticato, gli Usa erano vicini al default prima del conflitto in Ucraina; la guerra ha sicuramente rinvigorito la loro economia andando a giovare sulla vendita di armi e di materie prime, che prima venivano rifornite dai russi.
La segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha criticato gli alleati per il passo “troppo lento”.
“Il ritmo del trasferimento di denaro all’Ucraina è troppo lento. Ci sono impegni, ma i fondi devono essere stanziati”, dice Yellen in un’intervista al Financial Times.
La Yellen ha fatto notare che gli Stati Uniti hanno consegnato 8,5 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina e altri 4,5 miliardi di dollari sono stati appena approvati dal Congresso.
Capitali consistenti che, però, se dovessero essere paragonati ai grandi profitti generati dalla guerra in Ucraina rimarrebbero comunque una goccia nel mare, cara Yellen.
Gli Usa dalla sola vendita del Gpl in Europa, nel 2022, hanno guadagnato più di 300 miliardi di euro. L’Europa sostituendo il Gpl col gas russo sta pagando un prezzo altissimo.
Sono molteplici le famiglie e le aziende che rischiano il collasso per sostenere le sanzioni e, oltre al danno, dagli Stati Uniti arriva anche la beffa di non aver fatto abbastanza.
L’ordine velato di Yellen rappresenta l’ennesima mancanza di rispetto da parte di Washington. “Serve che gli altri Paesi rispettino gli impegni che hanno preso. Ed è fondamentale ottenere questi fondi per l’Ucraina il più rapidamente possibile”, dice la segretaria del tesoro americana.
Queste ingerenze da parte degli Usa, tra i pochi alleati che hanno guadagnato dal conflitto in Ucraina, rappresentano un’umiliazione nei confronti del Paese e dell’Europa stessa.
La domanda che oggi ci poniamo è d’obbligo. Dove sono i difensori della sovranità quando assistiamo a questo tipo di ingerenze?
Dove sono i vari, Meloni o Mattarella, quando Washington impone i suoi diktat che vanno contro gli interessi dei cittadini italiani?? Chi difende gli interessi della popolazione dalle prevaricazioni del padrone??? Nessuno purtroppo.