E’ nato il tanto agognato Recovery fund, strumento finanziato da bond europei che possono offrire prestiti agli Stati Membri, uno degli strumenti principali, messo a disposizione dell’Europa, atti per la ripartenza. Il Parlamento ha approvato oggi con un’ampia maggioranza (505 voti a favore, 119 voti contrari e 69 astensioni), ma l’astensione che più fa male è quella di Lega e Fratelli d’Italia che detengono insieme, se si dovesse andare a votare domani, il 37% della rappresentanza.
La Commissione adesso sta lavorando per rientrare nelle spese senza pesare troppo sui bilanci nazionali. Ora, con la crisi di Covid-19, il tema delle risorse dirette si fa più urgente. Il testo approvato parla di quali siano le proposte per far fronte a questo problema: “Una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società, un’imposta sulle transizioni finanziare, il reddito derivante dal sistema di scambio delle quote di emissione, un contributo per la plastica e un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera”.
Per quanto riguarda le cifre all’inizio si parlava di 500 miliardi, poi ci si è affidati a descrizioni di massima, gli Stati richiedono uno strumento all’altezza per far fronte alle necessità e in grado di rispondere alle sfide. Le tempistiche invece saranno più lente rispetto all’aspettativa e il Recovery Fund potrà essere utilizzato in Autunno o addirittura il prossimo Inverno.
E’ una ferita grave quella inflitta da Lega e FI, loro, che millantano tanto la tutela degli italiani e, a loro detta, ad una propensione per la difesa dei più colpiti dal virus. Ancora una volta invece, si dimostrano iper critici, ma senza dare la benché minima soluzione alternativa. E’ chiaro a tutti che la loro politica è incentrata sul disfattismo e sul menefreghismo degli interessi reali degli italiani, il loro scopo è, come sempre, quello di fare politica partitica al ribasso per cercare visibilità nel caso ci siano futuri problemi.
E’ vero, non si tratta propriamente di una risposta celere da parte dell’Europa, ma anche se rallentata, presto o tardi, si tratta di un jolly in più da poter utilizzare. Non si capisce il perché, alcuni partiti, quelli sovranisti che a parole vogliono il bene dell’Italia, si siano astenuti dal votarlo senza una via d’uscita alternativa.