Conte in un’intervista a la ‘Repubblica’ spiega gli interventi che, presumibilmente, possano essere messi in atto dal governo.
“Stiamo lavorando, proprio in queste ore per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio” ha spiegato il premier. “Revisione delle regole sul distanziamento sociale e prezzo calmierato per le mascherine”. E sulla scuola dice: “Riaprirà a settembre”
“Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un ‘libera tutti. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio”.
E’ questa la dichiarazione di Conte, che prosegue: “Stiamo lavorando, proprio in queste ore per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese. Annunceremo questo nuovo piano all’inizio della prossima settimana. La condizione per ripartire sarà il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, per i luoghi di lavoro, per le costruzioni e per le aziende di trasporto. Nel rispetto di queste condizioni rigorose, potranno riaprire, già la settimana prossima, passando però dal vaglio dei prefetti e con autocertificazione, attività imprenditoriali che consideriamo ‘strategiche’ quali: lavorazioni per l’edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico. Come pure le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export, che rischiano di rimanere tagliate fuori dalle filiere produttive interconnesse e dalle catene di valore internazionali”.
“Bar, ristoranti non riapriranno il 4 maggio, aiuti al turismo. Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Stiamo pero’ lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività a asporto. In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza Il settore del turismo è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell’intero sistema-Italia. Un piano nazionale per tutto il Paese”.
Poi Conte avverte le Regioni: “Non possiamo procedere in ordine sparso. Non possiamo permettercelo perché il virus non conosce distinzioni territoriali e dobbiamo assolutamente prevenire una seconda ondata di contagi. Il piano nazionale che abbiamo messo a punto ci consente una ripresa ben strutturata, ragionata, senza concessione a improvvisazioni. Il piano sarà molto articolato perché conterrà anche una più generale revisione delle regole sul distanziamento sociale. E di revisione delle regole, voglio chiarirlo subito, non significa abbandono delle regole. Perché per far convivere ripresa delle attività e della circolazione con il Coronavirus sono indispensabili cautela e prudenza. Per le mascherine introdurremo presto un prezzo calmierato, in modo da evitare speculazioni e abusi di mercato. Quanto alla riduzione dell’Iva, in realta’ faro’ di tutto per pervenire al piu’ presto alla completa eliminazione dell’Iva”.
Poi sulla scuola dice: “La scuola riaprirà a settembre. La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. Ma tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. E’ in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l’età media del personale docente è tra le più alte d’Europa. La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza”.
Per quanto riguarda le famiglie: “Nel decreto in preparazione saranno previste misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa: congedo straordinario e bonus babysitting. Per messe e funerali aspettiamo regole nuove. Non è ancora deciso se la fine del lockdown del 4 maggio consentirà o meno la riapertura di Chiese e cimiteri per la celebrazione di Messe, funerali e sepolture sia pure con ‘nuove regole’ a partire dal numero chiuso e limitato di persone presenti”.
Poi riguardo alle accuse dice: “Le accuse che mi arrivano dipendono dai giorni. A volte vengo descritto come troppo decisionista, altre volte come colui che ascolta troppo le opinioni altrui. Se non ti avvali del consiglio di esperti sei arrogante, se te ne avvali diventi pavido e indeciso. Ma la linea del governo è sempre stata chiara e univoca: gli scienziati e gli esperti hanno il compito di elaborare dati e informazioni e formulare suggerimenti. Le decisioni spettano al governo, e io per primo mi sono sempre assunto e sempre mi assumerò la responsabilità politica delle scelte adottate”.
Infine il premier parla del Mes: “Su Mes attendo documenti, ultima parola al Parlamento. Durante l’ultimo Consiglio Europeo sono intervenuto a ribadire che la nuova linea di credito non dovrà avere nessuna condizionalità come è già nei patti, né macro-economica né specifica, né preventiva né successiva. Questo non significa che l’Italia è determinata a chiederlo. Ma a scanso di equivoci pretendiamo che le anticipazioni siano rispettate. Detto questo, quando avremo i documenti in mano potremo formulare valutazioni definitive. E come ho già chiarito: l’ultima parola sul punto spetta al Parlamento”.
Belle le risposte di Conte, speriamo si mettano in pratica in tutta rapidità, anche perché per il momento, il governo, ci ha nutriti solo di quelle. La gente sta aspettando ancora il Rem (Reddito di Emergenza) e la cassa integrazione, il popolo è arrivato al limite del collasso.
Auguro che Conte, nonostante gli errori fatti in precedenza, faccia un buon lavoro e che metta in pratica le parole dette fino a questo momento, ne và dell’interesse di tutti.