Il Consiglio ha adottato una dichiarazione sulla situazione alle frontiere esterne dell’UE.
In questa dichiarazione, il Consiglio esprime la sua solidarietà con la Grecia, la Bulgaria, Cipro e altri Stati membri che potrebbero essere colpiti in modo analogo, anche negli sforzi per gestire le frontiere esterne dell’UE.
Sebbene il Consiglio riconosca l’aumento dell’onere migratorio e i rischi che la Turchia sta affrontando sul suo territorio e i notevoli sforzi che ha compiuto nell’ospitare 3,7 milioni di migranti e rifugiati, rifiuta fortemente l’uso della pressione migratoria da parte della Turchia a fini politici. Questa situazione alle frontiere esterne dell’UE non è accettabile. Il Consiglio si aspetta che la Turchia attui pienamente le disposizioni della dichiarazione congiunta del 2016 per quanto riguarda tutti gli Stati membri.
L’UE e i suoi Stati membri restano determinati a proteggere efficacemente le frontiere esterne dell’UE. A tale proposito, l’UE e i suoi Stati membri prenderanno tutte le misure necessarie, conformemente al diritto dell’UE e internazionale.
Tutti gli Stati membri, la Commissione e le agenzie dell’UE sono pronti a rafforzare il loro sostegno alle aree sotto pressione, anche attraverso lo spiegamento dell’intervento rapido alle frontiere di Frontex e l’assistenza tecnica aggiuntiva.