Di Gaia Marino
A pochi giorni dalla tragedia che ha portato alla morte di più di 47.000 persone, un altro terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito la regione di confine che attraversa la Turchia e la Siria, uccidendo almeno sei persone.
Il sisma di lunedì ha colpito la città di Defne nella provincia di Hatay alle 20:04, ora locale, ed è stato fortemente avvertito nella capitale della provincia, Antakya, così come nella provincia di Adana, 200 km a nord. L’agenzia turca per la gestione dei disastri ha dichiarato che un terremoto di magnitudo 5,8 è seguito tre minuti dopo.
Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha dichiarato che cinque persone sono state uccise e più di 200 ferite. I soccorritori stavano cercando di trovare persone intrappolate sotto le macerie, ha detto.
L’agenzia di stampa statale turca Anadolu ha affermato che le scosse sono state avvertite in Siria, Libano, Giordania, Israele ed Egitto.
L’agenzia di stampa statale siriana, SANA, ha detto che sei persone sono rimaste ferite ad Aleppo a causa della caduta di detriti, mentre il sindaco di Hatay ha affermato che un certo numero di edifici è crollato, intrappolando le persone all’interno.
L’agenzia per la gestione dei disastri ha esortato le persone nella provincia di Hatay, a est del Mar Mediterraneo, a stare lontano dalla costa, avvertendo che i terremoti potrebbero causare un innalzamento del livello del mare di 50 cm.