Di Eugenio Magnoli
Il 28 febbraio 1953, gli scienziati dell’Università di Cambridge James D.Watson e Francis H.C. Crick annunciano di aver determinato la struttura a doppia elica del DNA, la molecola contenente i geni umani.
Sebbene il DNA, abbreviazione di acido desossiribonucleico, sia stato scoperto nel 1869, il suo ruolo cruciale nel determinare l’eredità genetica non fu dimostrato fino al 1943. All’inizio degli anni ’50, Watson e Crick erano solo due dei molti scienziati che lavoravano per capire la struttura del DNA. Il chimico californiano Linus Pauling suggerì un modello errato all’inizio del 1953, spingendo Watson e Crick a provare a battere Pauling al suo stesso gioco.
La mattina del 28 febbraio, hanno determinato che la struttura del DNA era un polimero a doppia elica, o una spirale di due filamenti di DNA, ciascuno contenente una lunga catena di nucleotidi monomerici, avvolti l’uno intorno all’altro. Secondo le loro scoperte, il DNA si è replicato separandosi in singoli filamenti, ognuno dei quali è diventato il modello per una nuova doppia elica.
Nel suo libro più venduto, The Double Helix (1968), Watson affermò in seguito che Crick annunciò la scoperta entrando nel vicino Eagle Pub e sbottando che “avevamo trovato il segreto della vita”. La verità non era poi così lontana, poiché Watson e Crick avevano risolto un mistero fondamentale della scienza: come fosse possibile che le istruzioni genetiche si trovassero all’interno degli organismi e passassero di generazione in generazione.
La soluzione di Watson e Crick fu formalmente annunciata il 25 aprile 1953, dopo la sua pubblicazione nel numero di quel mese della rivista Nature. L’articolo ha rivoluzionato lo studio della biologia e della medicina. Tra gli sviluppi che ne sono seguiti direttamente vi erano lo screening prenatale per i geni delle malattie; alimenti geneticamente modificati; la capacità di identificare resti umani; la progettazione razionale di cure per malattie come l’AIDS; e il controllo accurato delle prove fisiche al fine di condannare o scagionare i criminali.