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Marcello De Vito passa con Forza Italia

by Rosario Sorace

Eletto presidente del Consiglio Comunale di Roma, Marcello De Vito, adesso è diventato anche lui un ex M5s. L’esponente politico in atto è sotto processo per corruzione nell’inchiesta sullo stadio di Roma, ha dichiarato la sua adesione a Forza Italia e manco a dirlo viene accolto con soddisfazione dagli azzurri.

Naturalmente fa sapere che “la mia vicenda giudiziaria ha influito zero” e afferma anche la sua innata simpatia per l’area berlusconiana che “aveva sempre rappresentato le mie idee e la mia cultura prima di entrare nel M5s”.

Sono trascorsi sette anni quando De Vito era stato candidato sindaco a Roma per il M5s, mentre poi è stato eletto presidente dell’Assemblea capitolina. Successivamente nel 2019 arriva la tempesta giudiziaria con l’arresto accusato di corruzione.

Oggi riprende un ruolo politico in Forza Italia accolto da Antonio Tajani e Maurizio Gasparri che niente meno organizzano una conferenza stampa nonostante i gravi problemi giudiziari che hanno portato anche all’espulsione dai Cinque Stelle.

Infatti De Vito è ancora a processo nell’inchiesta sullo stadio della Roma e adesso omaggia Silvio Berlusconi che definisce “un grande innovatore della scena politica italiana” e dice che con Gasparri si confronta da tempo sui problemi a Roma dallo “scorso gennaio”.

Una volta su De Vito puntavano con decisione il M5s di Roma e era stata avanzata la prima a candidatura nel 2014 dov’era stato il consigliere Cinquestelle più votato nelle elezioni che portarono alle elezioni di Virginia Raggi al Campidoglio.

Tuttavia, il 20 marzo 2019 viene arrestato con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del nuovo stadio della Roma e si fa tre mesi e mezzo in carcere, poi ai domiciliari. Interviene la Corte di Cassazione che smonta le accuse nei suoi confronti affermando che “non reggono e si basano su motivazioni insufficienti” ed in tal modo ottiene la revoca della misura cautelare.

Pertanto il 21 novembre 2019 è rientrato in Consiglio Comunale presiedendo l’Assemblea capitolina e tale fatto ha provocato la prima spaccatura interna al M5s. Vi sono state le richieste di dimissioni De Vito che, comunque, resta al momento imputato per corruzione e recentemente la Procura ha chiesto il processo con rito immediato.

Questa frattura con il M5s non si è mai sanata e il 24 maggio, De Vito, ha deciso di abbandonare i Cinque Stelle. Gli stessi problemi di immagine e giudiziari di De Vito non sono invece mai stati un impedimento per Forza Italia al punto che Gasparri definisce l’adesione di De Vito a Fi come “un ulteriore segno di vitalità del partito”.

“Sono molto contento e convinto della mia scelta e pronto alle sfide che ci saranno, a partire dalle prossime amministrative”, spiega De Vito, che ora lancia anche accuse al M5s di “mille capriole ideologiche”.

E continua :“Avrei potuto smettere di far politica o mettere a disposizione l’esperienza acquisita in questi anni nel Consiglio comunale ed in maniera naturale mi sono rivolto all’area politica che aveva sempre rappresentato le mie idee e la mia cultura”.

Con l’adesione di De Vito a Forza Italia ritorna nell’Assemblea capitolina la rappresentanza berlusconiana. “Un annuncio di rilievo che dimostra quanto Fi cresce nella Capitale”, afferma gongolante il coordinatore del partito, Tajani. De Vito ci tiene a precisare che la rottura con i Cinquestelle non è effetto dovuta alle sue vicende giudiziarie: “Il comportamento di M5S e dei suoi principali esponenti lo definisco inqualificabile ma non ha influito sulla mia scelta”, sostiene.

Per chi non lo sapesse De Vito ha anche una sorella, Francesca, che occupa uno scranno nel Consiglio regionale del Lazio dove è stata eletta nel M5S e sulla possibilità di eventuali scelte diverse della sorella dichiara: “Le scelte politiche di mia sorella sono di carattere individuale. Da quello che leggo, vedo che per motivi analoghi ai miei è in contrapposizione con il M5s. A cosa porterà saranno decisioni di mia sorella”.

Ora a De Vito si aspetta la fatidica telefonata del leader di Forza Italia: “Ancora non ho avuto modo di sentire il presidente Berlusconi. Credo che negli anni Novanta sia stato un grande innovatore della scena politica italiana”.

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