Home Attualità Il parroco di Prato viene arrestato. I suoi peccati?!? Spaccio di droga, truffa e festini hard

Il parroco di Prato viene arrestato. I suoi peccati?!? Spaccio di droga, truffa e festini hard

by Freelance

Di Mirko Fallacia

Don Francesco Spagnesi, 40 anni, sacerdote dell’Annunciazione alla Castellina a Prato è stato arrestato con le accuse di traffico di droga, spaccio e appropriazione indebita.

Secondo le indagini il prete, accusato anche di lesioni per aver celato la sieropositività ad alcuni partner sessuali, acquistava la ‘droga dello stupro’ con i soldi delle offerte dei fedeli alla parrocchia dando vita a festini hard con il compagno.

L’ex parroco, ora ai domiciliari, faceva una vita sregolata fatta di estremi, secondo quanto trapela. Le sue innumerevoli accuse hanno di sicuro marcato una figura immorale e indegna che è stata assunta proprio con lo scopo di fare la predica e diffondere la morale cattolica. Diciamo che questa pecorella smarrita si è allontanata parecchio dal suo scopo.

Dopo le innumerevoli accuse, ora, il sacerdote dovrà affrontare anche l’accusa di truffa che avrebbe commesso chiedendo denaro ai fedeli dopo l’interdizione del vescovo a utilizzare i conti della parrocchia, divieto scattato alla fine dell’aprile scorso (Insospettiti dalle ingenti spese che avevano prosciugato le casse della parrocchia).

Don Spagnesi – come lui stesso ha confermato lunedì nell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari – si trovava a dover reperire denaro per l’acquisto di stupefacenti: si era dunque rivolto ad alcuni dei fedeli e conoscenti con messaggi privati per chiedere aiuti economici da destinare “a famiglie bisognose che erano cadute in povertà durante il periodo della lotta al Covid”.

Il parroco chiedeva ai suoi fedeli denaro su una carta prepagata per pagare le sue spese folli. Oggi, l’avvocato Federico Febbo, difensore di Spagnesi insieme alla collega Costanza Malerba, riferisce che “il massiccio uso di cocaina lo ha distaccato dalla realtà fino a fargli vivere una doppia vita. Don Spagnesi ha detto che vuole disintossicarsi, che vuole iniziare un percorso e per questo già nei prossimi giorni riceverà una visita del personale del Sert”.

Il legale ha inoltre riferito che il prete avrebbe già consegnato un elenco dei parrocchiani danneggiati, con le relative offerte, nell’intenzione di risarcirli. Insomma, una vicenda grottesca che mette in cattiva luce la Chiesa Cattolica e che ha visto, di sicuro, perdere la fede, nei confronti dell’istituzione, di quei fedeli truffati.

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