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Le trasformazioni di Salvini

by Romano Franco

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ieri, alla trasmissione “Non è l’arena” di Massimo Giletti, ha iniziato la sua esibizione prima citando Churchill, poi, lamentandosi del fatto che il Governo stia decidendo tutto senza la consulta del parlamento, dice: “È un momento troppo delicato per l’Italia e per gli italiani per escludere qualcuno e per lasciare solo in mano a qualcun altro queste decisioni”.

Insomma, è il solito Salvini, quello che dice tutto e il contrario di tutto nella speranza di azzeccarla. Oramai lo conosciamo: era stato proprio lui, nemmeno un anno fa a chiedere i pieni poteri per spazzare questa democrazia dilaniata e minata da false speranze e da asini che volano. Ed appena il 27 febbraio scorso aveva avuto l’uscita arcinota del “Dai riapriamo tutto, facciamo passeggiate romantiche andiamo nei ristoranti nei bar o semplicemente a passeggio” perchè tanto il conatagio di massa era a suo dire pura mistificazione. Questo è il Salvini che ci farebbe divertire se non fosse che gioca come al Monopoli con il destino dell’Italia e degli Italiani. Un video cancellato da facebook ed il resto nel dimenticatoio. Persino un orologio rotto segna due volte al giorno l’ora esatta! La mente umana per sua fortuna dimentica alla svelta, sopratutto nei momenti di panico!

Anche durante la trasmissione ha continuato a sfornare dichiarazioni, nel disperato tentativo di intercettare quella parte del Paese che continua a seminare odio, quando invece dovrebbe essere coesa per combattere e vincere il nemico invisibile”.

In realtà non tocca palla, . Vorrebbe dare il buon esempio ma poi si fa beccare con la signorina Verdini in via del Tritone. Fa finta di sottoporsi a quarantena e continua a congratularsi ogni giorno per l’operato del governo, ma non perde occasione per criticarlo. Diceva il vecchio e saggio Giulio che a “pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”: perciò io non escluderei nei prossimi giorni un annuncio di un Salvini positivizzato al virus (che naturalmente non gli auguro).

Forse è giunto il momento che il nostro Matteo si eserciti in un ristoratore silenzio, per il Paese ma sopratutto per se stesso, resistendo alle esternazioni davanti a qualche giornalista, telecamera accesa e ad un microfono. Altrimenti ” lo sproloquio di baggianate potrebbe avere un abbrivio maggiore della crisi di Covid-19.

Per non parlare infine della richiesta dei due “amici di merende” Matteo e Giorgia, di poter riaprire le Camere, loro che detengono il record rispettivamente del 90% e del 70% di assenze in quelle aule. Sapranno almeno dove si trovano ?

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