Home Attualità Le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi contestano una nomina del Governo

Le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi contestano una nomina del Governo

by Rosario Sorace

Il Presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna Paolo Bolognesi contesta duramente la nomina fatta al vertice dell’Archivio Centrale dello Stato di Andrea De Pasquale: “Draghi fermi la nomina all’Archivio di Stato. I politici promettono sempre verità sulle stragi, poi mettono persone inadatte in posti chiave”.

E così lo stesso Bolognesi richiede un incontro al Presidente del Consiglio: “Vogliamo guardalo in faccia e spiegargli che De Pasquale non può essere una garanzia per noi. Devono essere applicate le direttive Prodi, Renzi e la più recente firmata dal presidente Draghi per la desecretazione dei documenti che riguardano le stragi, la P2 e Gladio”. Continua la nota del Presidente davvero irritato dall’ipocrisia politica che caratterizza questa scelta.

“È inutile che i politici vengono il 2 agosto a rassicurarci, a fare promesse, a dirci che la polvere sarà sollevata se poi scelgono di mettere nei posti chiave persone non adatte”.

Il presidente dell’associazione delle vittime della strage manifesta senza mezzi termini la rabbia verso questa decisione affermando che De Pasquale era presidente della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma quando lo scorso anno nel mese di novembre venne acquisito il fondo archivistico personale del fascista Pino Rauti.

La critica che viene fatta a De Pasquale è proprio quella di asettica indifferenza nei confronti del comunicato dai toni agiografici diffuso dalla famiglia Rauti senza emettere nessuna dichiarazione che chiarisse e spiegasse il ruolo che Pino Rauti ha svolto all’interno del neofascismo italiano.

Per tale motivo oggi Bolognesi ha scritto al premier Mario Draghi nel tentativo di revocare questa nomina anche se il ministro della Cultura Franceschini non intende recedere dalla scelta fatta.

Hanno espresso solidarietà e appoggio a Bolognesi anche Manlio Milani e Carlo Arnoldi, a nome delle associazioni di Milano (strage di Piazza Fontana) e Brescia (strage di Piazza della Loggia).

“Non credo che questo episodio”, risponde Franceschini “possa essere un elemento sufficiente per mettere in discussione una nomina fatta, come doveroso, esclusivamente in base al curriculum professionale”.

Tuttavia Bolognesi non si arrende e spiega la sua opposizione poiché la promozione “sbatte la porta in faccia alle associazioni e alle tante donne e uomini di cultura che si sono associati alle nostre preoccupazioni. Questo dimostra che le associazioni avevano e hanno timori fondati”.

E continua chiarendo i timori dei familiari delle stragi di Bologna, Milano e Brescia. “È un momento estremamente delicato – dichiara Bolognesi – devono essere applicate le direttive Prodi, Renzi e la più recente firmata dal presidente Draghi per la desecretazione dei documenti che riguardano le stragi, la P2 e Gladio. Non è un lavoro burocratico. Noi non temiamo che ci vengano nascoste carte, a questo punto – risponde il presidente dell’associazione – Ma pretendiamo che il lavoro venga svolto con la massima garanzia di apertura e di volontà di guardare fino in fondo la verità: Andrea De Pasquale in questo senso non può essere una garanzia per noi. E noi rappresentiamo le vittime della stragi e del terrorismo: dobbiamo essere ascoltati”.

Sono parole colme di amarezza quelle espresse dal presidente dei familiari delle vittime della strage di Bologna e lo stesso Bolognesi sulla vicenda intende andare fino in fondo.

“Chiederemo un incontro al presidente Draghi vogliamo guardalo in faccia e spiegargli che non possiamo essere esautorati da una decisione così delicata. E non credo che anche Draghi ci volterà le spalle”.

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