I rider sono una categoria di lavoratori senza diritti e, adesso, la Spagna è il primo paese a fare provvedimenti legislativi in loro favore. Il governo spagnolo e i sindacati hanno raggiunto un accordo per introdurre nel codice del lavoro una “presunzione di lavoro salariato” per i rider che consegnano pasti a domicilio per piattaforme come Deliveroo o UberEats.
Questo è stato annunciato dal ministero del Lavoro iberico. Tutto cambia per loro e queste persone “ora sono dipendenti e potranno beneficiare di tutte le tutele” derivanti da questo status, ha detto la ministra del Lavoro Yolanda Diaz, sottolineando che la Spagna è stata “il primo Paese Ue a legiferare in materia”.
Un provvedimento legislativo con un solo articolo e per raggiungere questo accordo sono stati necessari cinque mesi di negoziati. La legge nella prima sezione obbliga le aziende a fornire informazioni ai comitati aziendali su “algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale” che influenzano le condizioni di lavoro.
Nella seconda sezione determina che i distributori siano salariati delle piattaforme e non lavoratori autonomi. E’ proprio sulla prima parte è intervenuta una novità rilevante e inaspettata, ovverosia, quella sull’obbligo che le aziende avranno di informare i rappresentanti dei lavoratori sui parametri su cui si basano gli algoritmi o i sistemi di intelligenza artificiale, che vengono utilizzati sempre di più per valutare il lavoro, per assegnare le mansioni o addirittura decidere sull’assunzione o meno.
Comunque, la nuova legge avrà un periodo di transizione di tre mesi per essere applicata e questo per consentire alle aziende interessate il tempo necessario per adattarsi alla nuova situazione.